Centrale del latte di Brescia, “squadra che vince non si cambia”

“Squadra che vince non si cambia”. A confermalo è stato il sindaco di Brescia Emilio Del Bono, intervenuto stamane alla conferenza stampa di presentazione dei risultati della Centrale del latte di Brescia. La prima del presidente Franco Dusina e del suo cda dopo il recente rinnovo da parte della Loggia.

L’azienda diretta da Andrea Bartolozzi – come già presentato in precedenza – ha chiuso il 2020 con ricavi per 68,4 milioni di euro e un utile netto di 3,3 milioni di euro: il profitto più alto di sempre. Il tutto con un piano di investimenti da ben 9 milioni di euro in cinque anni interamente finanziato con risorse proprie e con una crescente attenzione al green, come dimostrano i due milioni spesi per il nuovo impianto di cogenerazione che – stando ai piani – si ripagherà in soli tre anni.

“Il 2020 – ha spiegato Dusina – è stato un anno difficilissimo: il Covid e la situazione di alcuni supermercati di cui eravamo fornitori primari ci hanno toccato pesantemente, ma   ma abbiamo superato le difficoltà in maniera brillante. E soprattutto non abbiamo mai smesso di sostenere lo sport e il mondo della solidarietà, aiutando concretamente decine di associazioni bresciane. Ringrazio il sindaco per la fiducia, dirigenti e collaboratori per il lavoro fatto e soprattutto i dipendenti: una delle novità, tra l’altro, è che porteremo dallo 0,3 all’1% la percentuale di quote a loro disposizione”.

“I risultati dello scorso anno – ha aggiunto Bartolozzi – sono buoni e questo è dovuto soprattutto ai cosiddetti prodotti di completamento di gamma (burro, mozzarella, uova), che nel 2020 si sono rivelati determinanti. E’ una grande soddisfazione per noi anche il fatto che non abbiamo mai interrotto le forniture di latte, nemmeno nel periodo più duro della pandemia. Inoltre abbiamo continuato i lavori di ampliamento e incrementato gli investimenti: pochi giorni fa abbiamo inaugurato il nuovo serbatoio per il latte crudo e tra non molto saremo pronti anche con il nuovo impianto di cogenerazione”.

“La Centrale del latte – ha detto Del Bono – è motivo di grande orgoglio per Brescia. Innanzitutto parliamo dell’ultima società italiana a controllo comunale di trasformazione e commercializzazione del latte. Molti Comuni hanno ceduto le loro quote ai privati, noi abbiamo continuato a crederci e a trarne benefici. Questo testimonia che non sempre il pubblico è sinonimo di inefficienza”.

“Come noto – ha aggiunto il sindaco – abbiamo rischiato di perderla, ma l’abbiamo difesa con i denti e non a caso siamo stati l’unica società italiana riconosciuta in deroga alla legge Madia. La nostra Centrale, infatti, ha un’efficienza senza uguali ed è profondamente radicata nella comunità, investendo su due leve: l’educazione alimentare, in particolare nelle scuole, e la solidarietà. A queste, oggi, si aggiunge l’attenzione per il green”.

Del Bono, quindi, ha chiuso elogiando il presidente Dusina (“per un sindaco è importante che ci sia un interlocutore autorevole e non un esecutore materiale”) e il direttore Bartolozzi (“potrebbe trovare spazio in molte realtà private, ma se ha scelto di restare qui è anche per affetto”).

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