Pallanuoto, l’An Brescia torna a sfidare la Pro Recco per lo scudetto
Un tempo per ambientarsi nel clima Final Six, e poi una progressione che non lascia scampo agli avversari: nella seconda semifinale della manifestazione che assegna il titolo di campione dItalia 2016/2017, lAn Brescia si impone sullo Sport Management per 9 a 5 (1-3, 3-0, 2-1, 3-1, i parziali), mettendo in mostra una più che buona capacità di reagire alle situazioni critiche, accompagnata da una solida concentrazione sullobiettivo prefissato. LAn voleva assolutamente tornare a sfidare la Pro Recco (nella prima semifinale, 20 a 6 dei liguri sulla Canottieri Napoli) per il tricolore, e il traguardo è stato centrato con determinazione e con merito. Contro un volenteroso e battagliero Sport Management, che, avendo disputato il quarto di finale contro Savona, già aveva rotto il ghiaccio con levento più importante della pallanuoto nazionale, il sette di Sandro Bovo segna per primo (in superiorità, con Nora) ma poi, lungo tutta la prima frazione, non riesce a dare fluidità al proprio gioco, mentre il team veronese piazza il 3 su 5 in superiorità che decreta liniziale più 2 a favore della compagine (oggi) con la calottina blu. Dopo il primo intervallo, però, Presciutti e compagni ingranano la marcia giusta dando concretezza al potenziale del gruppo; davvero efficace la performance difensiva, a partire dagli interventi di Del Lungo, al lavoro sui centroboa di Bertoli, passando per il sempre notevole contributo di Randjelovic. In fase offensiva, buona la lucidità espressa dai biancazzurri, magari non eccellenti con luomo in più (5 su 12), ma comunque bravi a colpire nei momenti clou. A questo proposito, da segnalare la prova di Nicholas Presciutti, capace di rimanere fino alla completa acquisizione del risultato nonostante le due espulsioni accumulate nel primo tempo (la terza è arrivata a 50 secondi dallultima sirena): il numero 9, nel terzo tempo, ha siglato la doppietta che ha decretato il più 3 (6-3), e poi, in avvio dellultimo periodo, ha servito a Paskovic la palla che ha ribadito il più 3 (7-4), dopo che Petkovic aveva riavvicinato lo Sport Management. Sempre guardando ai dati numerici, tutte le reti subite dallAn, sono arrivate in inferiorità, tre nel primo tempo e due nei restanti tre quarti di gara. Ora tutta la concentrazione si sposta sulla finale di domani: unaltra battaglia da affrontare col coltello tra i denti.
«Abbiamo cominciato un po contratti commenta coach Bovo -, faticando a trovare i giusti automatismi; poi, ci siamo sbloccati ed è venuta fuori una grande prestazione in difesa, con gol presi solo in inferiorità. Come ci aspettavamo, è stata dura, ma la squadra ha dimostrato di saper giocare partite di alto livello, sia per quanto riguarda i contenuti tecnici, che la tensione agonistica».