La rabbia di Castelletti: il governo vuole tagliare 1 milione all’anno alla metro
“Il governo vuole tagliare a Brescia un milione all’anno per la gestione della metropolitana”. A dirlo, in una nota, è la sindaca di Brescia Laura Castelletti che definisce “irrispettosa” la modalità e parla di “una precisa scelta del Governo, che toglie a Brescia (il 10%), a Milano, mentre mantiene integralmente gli stanziamenti, ad esempio, per Torino e Napoli”.
“Nonostante i proclami leghisti – attacca Castelletti – il ministro Salvini sceglie di colpire Brescia e la Lombardia, penalizzando chi da dieci anni investe in trasporto pubblico con impegno e costanza. Dove inizia e dove finisce la tanto sbandierata autonomia differenziata? Pare a Roma, all’interno dei suoi Palazzi e continua a penalizzare comuni e città virtuose”.
IL COMUNICATO STAMPA DI LAURA CASTELLETTI
Il governo vuole tagliare a Brescia un milione all’anno per la gestione della metropolitana. Un’ipotesi, contenuta in una Tabella della manovra, che ritengo inaccettabile, lesiva e profondamente irrispettosa del lavoro che la nostra città sta facendo e dell’impegno dei nostri concittadini. Passare da 10 a 9 milioni all’anno di trasferimenti statali, cancellare un milione all’anno da oggi e per i prossimi tre anni, è un pessimo segnale che il Governo sta mandando ai bresciani. Perché i Comuni più virtuosi in tema di trasporto pubblico, come il nostro, vengono penalizzati e non incentivati? Noi investiamo e lo Stato ci taglia le gambe, noi lavoriamo all’ impegnativo compito di migliorare la qualità dell’aria che respiriamo (trasporto pubblico, Piano Aria e Clima) e lo Stato ci penalizza, noi siamo l’unica città italiana con 200 mila abitanti ad avere una metropolitana e lo Stato non ci riconosce impegno e lungimiranza.
La Tabella va modificata, riportando allo stanziamento originario, voluto dal Parlamento con la legge di bilancio 2021.
Infatti, la norma con cui lo Stato si è impegnato a contribuire alla gestione della metropolitana di Brescia – dopo l’imbarazzante, perché rappresentazione di capricci politici e non del senso del dovere verso il territorio, rifiuto di Regione Lombardia di riconoscerci quanto dovuto – è il frutto di un emendamento bipartisan dei parlamentari bresciani alla legge di bilancio 2021 (governo Conte II).
Su quella base, il Comune ha stipulato una convenzione con il Ministero, registrata alla Corte dei conti, di durata decennale e ha ricevuto i 10 milioni nel 2021, 2022, 2023, 2024. Se dovesse essere approvata la Tabella, nei prossimi tre anni (2025, 2026, 2027) il contributo verrà decurtato.
Modificare con una Tabella una norma voluta dal Parlamento è legittimo, ma molto irrispettoso dei territori.
Stupisce, poi, che il taglio previsto per Brescia non sia lineare, ma selettivo. E dunque figlio di una precisa scelta del Governo, che toglie a Brescia (il 10%), a Milano, mentre mantiene integralmente gli stanziamenti, ad esempio, per Torino e Napoli.
Nonostante i proclami leghisti, il ministro Salvini sceglie di colpire Brescia e la Lombardia, penalizzando chi da dieci anni investe in trasporto pubblico con impegno e costanza. Dove inizia e dove finisce la tanto sbandierata autonomia differenziata? Pare a Roma, all’interno dei suoi Palazzi e continua a penalizzare comuni e città virtuose.
Laura Castelletti, sindaca di Brescia
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