▼ Darfo, sabato 12 al parco archeologico di Luine appuntamento con “AAA – Arte Ambiente e Archeologia”
Il Parco Archeologico di Darfo Boario Terme aderisce alla Giornata del Contemporaneo con un’intera giornata di eventi nel sito che ospita le incisioni più antiche della Valcamonica, tra scultura, installazioni, pittura, fotografia e narrativa.
L’appuntamento è organizzato dall’AMACI (Associazione Musei Arte Contemporanea Italiana) in collaborazione col Ministero della Cultura, e prevede più di mille eventi in tutta Italia, ad ingresso libero, dedicati all’Arte Contemporanea.
Gli appuntamenti previsti nel cartellone ufficiale sono sette a Brescia, sei a Bergamo, uno solo in Valcamonica, fissato per sabato 12 ottobre: questo, organizzato da Zamenhof Art al Parco di Luine, e che prevede allestimenti, installazioni, performance pittoriche, una inaugurazione e la presentazione di un libro, dalle 10:30 del mattino fino alle 18:30, con la partecipazione di una decina di artisti di caratura nazionale e internazionale, alcuni dei quali dipingeranno e creeranno sculture e installazioni direttamente “in situ” nel corso della giornata. Questi alcuni degli artisti coinvolti: Angela Bettineschi, Valentina Carrera, Rinaldo Degradi, Carlo Fontanella, Paolo Lo Giudice, Paolo Pasini, Virgilio Patarini, Eliza Winkler, Alessandro Zanni. Ospite d’onore l’artista neworkese Bill Claps che realizzerà un’opera nel corso della giornata appositamente per l’occasione. Alle ore 18 inaugurazione nel piccolo museo del Parco della mostra personale di fotografia e piccole installazioni di Valentina Carrera intitolata “Oxigene”. Alle ore 18:30 presentazione del romanzo di Alessandro Baito intitolato “Heim. La casa lontano dal sole”.
Dalle ore 16:00 ingresso libero al percorso artistico nel parco e agli eventi.
Questi gli eventi in programma nella giornata.
A partire dalle ore 10;30: performance di pittura e installazioni e allestimento di sculture e installazioni nel parco, con opere di Angela Bettineschi, Valentina Carrera, Rinaldo Degradi, Carlo Fontanella, Paolo Lo Giudice, Paolo Pasini, Virgilio Patarini, Eliza Winkler, Alessandro Zanni e altri. Special guest star l’artista newyorkese Bill Claps.
Alle ore 18;00: inaugurazione della mostra “Oxigene – Il respiro della Terra”, fotografie di Valentina Carrera.
Alle ore 18;30: presentazione del romanzo “Heim. La casa lontano dal sole” di Alessandro Baito.
La visita al parco e alle incisioni è aperta dalle ore 10 alle ore 16 (orario invernale). Ingresso euro 4.
A partire dalle ore 16 INGRESSO LIBERO per visita alle opere del progetto “AAA”, alla mostra “Oxigene” e per la presentazione del libro “Heim”.
Qui di seguito una breve presentazione generale della giornata e dei tre eventi che la compongono, in allegato foto pertinenti.
Qui il link alla pagina dedicata ai tre eventi di Luine sul sito di AMACI:
https://www.amaci.org/events/66fbf16ff01c41ed374da4e8
Giornata AAA – Arte Ambiente e Archeologia nel Parco di Luine
Il rapporto tra arte preistorica e contemporanea e un’idea di museo e di parco archeologico come centro culturale
È noto il rapporto tra Pablo Picasso, il più noto artista del Novecento, e l’arte primitiva e preistorica. C’è chi dice che dopo aver visitato le pitture rupestri della Grotta di Altamira abbia esclamato: “Tutto il resto è decadenza”. Allo stesso modo sono molti gli artisti contemporanei che hanno tratto ispirazione e linfa vitale dall’arte preistorica, secondo un impulso verso un “ritorno alle origini” che ha caratterizzato alcune delle Avanguardie del Novecento, come una sorta di fecondo cortocircuito: tornare a quello che George Bataille definiva “il miracolo dell’arte” ai suoi primordi per rifondare l’arte del futuro. E dunque, seguendo questi illustri precedenti, quale luogo migliore del Parco Archeologico che custodisce le più antiche incisioni della Valcamonica (fine Paleolitico, 13 mila anni fa) per ospitare una serie di eventi e di artisti per la “Giornata del Contemporaneo”?
E questo seguendo una linea già definita dalla nuova gestione del Parco fin dall’inaugurazione dell’anno scorso, secondo un’idea viva e vitale di Museo e di Parco Archeologico, considerato non solo un posto dove ammirare le vestigia preistoriche della Civiltà Camuna, ma anche un vero e proprio centro culturale, un luogo di aggregazione dove fare esperienze e partecipare a spettacoli, mostre, conferenze, performance, oltre alle canoniche visite guidate.
Lo scopo dichiarato è quello di far rivivere la “Collina Sacra” secondo modalità in qualche modo analoghe a quelle che l’hanno caratterizzata nella preistoria, poiché le Incisioni Rupestri facevano parte di un sistema articolato di riti e miti che rappresentavano e probabilmente coinvolgevano, in qualche modo, l’intera comunità. Anche se non sappiamo esattamente come.
In questo senso organizzare spettacoli, concerti, performance, mostre e altre attività artistiche e culturali che prevedano partecipazione e aggregazione sociale significa “riattivare” questo luogo sacro secondo modalità consone alle sue origini e aiutare i fruitori ad avvicinarsi maggiormente al significato più profondo delle Incisioni stesse. L’arte rupestre non era arte. Non almeno nel senso in cui noi oggi intendiamo la parola “arte”. E i nostri antenati non ne fruivano come noi potremmo fruire di una mostra in un museo. Quei segni sulla roccia venivano prima, dopo o durante momenti di festa, di riti collettivi, e si collegavano a miti, a sistemi di credenze, a relazioni e rapporti sociali.
Percorso AAA – Arte Ambiente e Archeologia
Sculture e installazioni di Angela Bettineschi, Valentina Carrera, Bill Claps, Rinaldo Degradi, Carlo Fontanella, Paolo Lo Giudice, Paolo Pasini, Virgilio Patarini, Eliza Winkler, Alessandro Zanni e altri
Nel corso della giornata del 12 ottobre si vanno a realizzare e a collocare sculture e installazioni del progetto “AAA – Arte Ambiente Archeologia” principalmente nei prati della parte altra della Collina, specie in alcune zone disboscate da rovi e sterpaglie nell’ultimo anno e rese finalmente fruibili ai visitatori: primo passo per la definizione di un “quarto percorso” che vada ad aggiungersi ai tre già esistenti dedicati alle Incisioni e ai Ritrovamenti Archeologici.
Le sculture e le installazioni in oggetto hanno come temi principali la Natura e il Mondo Arcaico e dunque si prestano ad instaurare un dialogo con gli aspetti naturalistici e archeologici del luogo che le va ad ospitare: il contenuto dialoga con il contenitore e aiuta i visitatori a cogliere nuovi spunti e suggestioni.
OXIGENE – Il Respiro della Terra.
Fotografie, “radiografie”, sculture e piccole installazioni di Valentina Carrera
Oxigene-il Respiro della Terra è un progetto dedicato all’albero e ai cambiamenti climatici. Il rapporto tra uomo e albero è antico. Un rapporto di parentela così stretto da far pensare ad un’antica maternità. Nella Torah Adamo ed Eva hanno iniziato la nostra discendenza e la scoperta del mondo proprio da un albero, quello della conoscenza. Scientificamente la nascita della “fotosintesi” coincide con la nascita della vita sul pianeta Terra. Il nostro sistema respiratorio è identico a quello della natura e solo nel conservarla avremo una possibilità di sopravvivenza. Eppure ce ne stiamo dimenticando.
Il progetto “Oxigene” è composto da fotografie e installazioni sulle tematiche ambientali.
La natura siamo noi, ma spesso la distanza che si crea tra noi e lei, per il nostro egoismo e la necessità di soddisfare i nostri bisogni, l’ha resa qualcosa di sacrificabile ed ecco che ormai siamo arrivati al punto di chiederci se è possibile salvarla dalla distruzione.
Consideriamola allora a distanza, come in un museo. Rispettiamo le antichità della nostra storia e le conserviamo al meglio per mantenere la memoria, studiandole e imparando da dove siamo venuti. Se studiassimo la natura allo stesso modo, con lo stesso rispetto? Provette, teche e radiografie ci possono far penetrare nella sua meraviglia. Cominciamo a conoscerla, per conoscerci e insieme salvarci. Perché la natura siamo noi.
Si tratta di un progetto realizzato con stampe su carta da disegno, stampe fotografiche su acetato trasparente a strati sovrapposti, cassette di legno di recupero industriale, vetro, light box.
Oxigene è un omaggio alla natura da conservare e amare, ma anche una visione apocalittica su un futuro prossimo possibile dove l’ossigeno scarseggia e viene conservarlo in vasetti preziosi e rari.
Tra i vari lavori un’installazione con archivio botanico della memoria immaginando una flora ormai perduta conservata in mini fotografie su cubi di legno.
Oxigene si compone di lavori a strati dove è possibile addentrarsi in un bosco magico dai rami spettrali o troviamo rami sovrapposti a bronchi ad indicare che il nostro sistema respiratorio è identico a quello della natura e che solo nel conservarla avremo una possibilità di sopravvivenza.
HEIM – La casa lontano dal sole.
Romanzo di Alessandro Baito
“Heim è un libro sulle scelte. Anche. Sono dieci storie, dieci vite che vengono raccontate dai loro protagonisti, ognuno con la propria voce e il proprio sentire. I loro punti di vista si possono condividere o meno. Ma al centro di tutto rimane un’Umanità e un senso di Comunità che deve essere indiscutibile. Nelle differenze siamo tutti uguali.
Heim è un libro sulle scelte e sul sacrificio. Oltre le dieci personali vicende raccontate si fa sentire sempre più importante l’apparente casualità, anzi la necessità di una relazione tra le storie… fino a diventare una realtà. I dieci personaggi sono tutti legati. In spirito. Ad una lunga catena di altri Spiriti che formano come una maglia metallica che tiene unita l’Umanità nel suo cammino verso la piena realizzazione, che altrimenti si sgretolerebbe sotto i colpi delle forze distruttrici dell’egoismo.
Heim è casa in islandese, perché l’Islanda è simbolo naturale dell’incontro di forze opposte, il fuoco dei vulcani e i ghiacci del Polo.
Heim è la casa comune oltre il tempo e lo spazio; la meta del nostro viaggio; il rifugio dove poter essere davvero noi stessi.
La scrittura è intercalata da innesti poetici, citazioni tratte da libri immaginati, in verità scritti per completo da me… un po’ autoreferenziale, ma il mondo che si crea in un romanzo può stare in piedi solo se è autosufficiente, coerente e… autoreferenziato? Credo”.
Alessandro Baito