A meno di una settimana dalla revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini da parte dell’amministrazione comunale di Rezzato, un altro comune bresciano si aggiunge a quelli che già hanno preso la medesima decisione.
Il consiglio comunale di Gussago ha ratificato la revoca del titolo nell’ultima seduta. Anche in questo caso non sono mancate le polemiche: favorevole alla delibera la maggioranza e la lista del Partito Democratico, astenuti i membri del gruppo Stefano Quarena sindaco.
La cittadinanza onoraria al Duce fu concessa nel 1924, così come accadde per molti altri comuni italiani. A testimoniarlo un atto firmato dal commissario prefettizio e recentemente riportato alla luce con la sistemazione degli archivi storici del comune. L’anno precedente Gussago aderì alla federazione provinciale dei Comuni fascisti, dopo che nell’agosto del 1923 Giunta e consiglieri furono spinti a dimettersi. Secondo quanto emerge dai documenti ritrovati non fu dunque il consiglio comunale di Gussago a concedere il riconoscimento a Mussolini: si trattò invece di un’imposizione del prefetto.
Se da un lato la maggioranza ribadisce la condanna alle azioni criminali del dittatore, l’opposizione è convinta che la revoca della cittadinanza onoraria non sia una Risposta adeguata all’intento. Sarebbe meglio, sostengono gli esponenti di minoranza contestualizzare quanto accaduto e testimoniato dagli atti, senza riscrivere, o peggio cancellare, la storia.