La procura di Brescia ha chiesto il rinvio a giudizio (con proposta di patteggiamento) per due funzionarie del Comune di Brescia, che erano finite nel registro degli indagati per la cosiddetta questione dei bimbi mai nati.
Il caso, lo ricordiamo, è quello dell’esumazione delle tombe dei piccoli mai nati o vissuti per poche ore (2.500 in tutto, inumati tra il 2008 e il 2016), che fino all’autunno del 2021 erano sepolti nel riquadro A del cimitero Vantiano (che nel marzo 2023 fu anche posto sotto sequestro e, poco dopo, dissequestrato). Gli avvisi circa l’esumazione, infatti, furono collocati il 26 maggio del 2021, ma molti genitori vennero a sapere della rimozione soltanto a cose fatte, il 24 novembre.
Dopo l’esposto di sedici famiglie, le funzionarie sono state accusate – a vario titolo – di “violazione di sepolcro e vilipendio di tombe e cadaveri in concorso”. Secondo la Procura, la decisione sarebbe stata presa in contrasto con il fabbisogno pianificato per il biennio. Ora sarà il Gup, durante l’udienza preliminare, a decidere.