▼ Si chiamava Riccardo Gozzi: è la 24esima vittima bresciana del lavoro del 2024, ma non può essere solo un numero
Non può essere sempre colpa della sfortuna. Se qualcuno ha responsabilità, anche stavolta, lo diranno i giudici, ma resta il dato di fatto. Ieri si è verificato un altro incidente mortale sul lavoro: il secondo in una settimana (una terza persona è grave) e il 24esimo dall’inizio dell’anno.
La vittima è Riccardo Gozzi (doveroso chiamarlo per nome, non parliamo certo di un numero), viveva a Niardo (ma era originario di Ceto), aveva 49 anni (50 tra due giorni) e lavorava alla “Damioli Costruire in acciaio” di Darfo. Lascia una figlia di 19 anni.
Gozzi si trovava su una soletta dell’azienda, quando – erano circa le 8.30 di mattina – questa è crollato. Un volo di otto metri che non gli ha lasciato scampo. La Procura di Brescia, secondo procedura, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Come detto Gozzi è il terzo morto bresciano in una settimana. Sabato scorso, a Tignale, è morto l’imprenditore edile Alberto Tedeschi (51 anni). Mentre giovedì pomeriggio è toccato a Stefano Del Barba (55 anni), operaio della Bettoni di Torbole Casaglia, schiacciato da un carico. A questi casi si somma il grave incidente alla Ondapack di Castenedolo, dove nella notte tra giovedì e venerdì una 61enne è stata schiacciata dal cancello: è gravissima.