Colpo di scena per i cacciatori lombardi. Il Tar della Lombardia, infatti, ha accolto ieri – poche ore prima della partenza – la domanda di sospensiva sull’apertura della stagione della caccia presentata giovedì da diversi gruppi ambientalisti e animaliste (Lac, Wwf, Lndc, Lipu e Lav).
La stagione venatoria – secondo il calendario deciso dalla Regione – avrebbe dovuto aprirsi proprio oggi. Invece, in sede cautelare monocratica, il giudice ha decretato che l’avvio della caccia all’avifauna (la caccia al cinghiale si è aperta giovedì, mentre quella a lepre, minilepre, coniglio selvatico e volpe è consentita da oggi) venga rinviato. Molto probabilmente a dopo il due ottobre, perché prima il tribunale non avrà modo di esprimersi nel merito.
“Siamo increduli”, ha dichiarato l’assessore regionale ad Agricoltura e foreste Alessandro Beduschi, “contestare il nostro provvedimento, adottato oltre due mesi fa, a ridosso dell’apertura della stagione, è un chiaro tentativo di arrecare il massimo danno possibile, senza nemmeno entrare nel merito dei contenuti del calendario”.
Nel frattempo le associazioni di cacciatori fanno sapere che chiederanno alla Regione di deliberare nuovamente l’autorizzazione alla caccia di tordo, merlo e colombaccio da appostamento fisso a partire da mercoledì.