Questa mattina l’imprenditore bresciano Arturo Bernardelli è apparso per la prima volta davanti al giudice per le indagini preliminari per l’interrogatorio di garanzia in cui era chamato fornire la propria versione dei fatti su quanto accaduto. Ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il titolare dell’omonimo gruppo (con interessi anche nei settori nell’edilizia e dei rifiuti), lo ricordiamo, è accusato di istigazione alla corruzione per aver offerto – secondo gli investigatori – denaro (15mila euro in due tranche) e consulenze a un tecnico del Comune di Ghedi per falsificare le documentazioni relative a una cava del paese.
Bernardelli si trova ora ai domiciliari. Sono indagati, invece, un manager della sua azienda, Gabriele Baruzzi, e l’ex sindaco di Castenedolo (e attuale leader di Italia Viva) Gianbattista Groli. Il capitolo della politica è uno di quelli su cui gli investigatori stanno concentrando le proprie attenzioni. Al momento non ci sono altre figure coinvolte, ma non è escluso che dalle intercettazioni possano essere aperte inchieste parallele.