Era in regime di semilibertà, con l’obbligo di tornare in carcere soltanto di notte. Ma ora rischia di perdere i benefici e di compromettere il percorso fatto per colpa della droga.
Nella giornata di ieri, infatti, un detenuto del carcere cittadino si è presentato alle guardie dell’istituto di pena per il rientro, ma il suo atteggiamento è parso da subito sospetto agli agenti. L’uomo, infatti – secondo quanto riferisce una nota di Calogero Lo Presti, della Funzione pubblica Cgil regionale – dava segni di “agitazione, iperattività, occhi rossi, forte sudorazione e alitosi”.
A quel punto – ipotizzando che l’uomo fosse “fatto” o nascondesse qualcosa – la Polizia penitenziaria lo ha perquisito, trovandolo in possesso di una modica quantità di sostanza (molto probabilmente). Per questo “sarà deferito, molto probabilmente, alla Procura della Repubblica per introduzione fraudolenta di sostanza non consentita all’interno del carcere”.
Solo qualche giorno fa , all’interno del carcere di Canton Mombello, il fiuto di un cane del Nucleo Regionale dei Cinofili della Polizia Penitenziaria aveva scoperto droga addosso ad un detenuto.
“Il sindacalista”, si legge nel comunicato stampa di Lo Presti, “evidenzia che, seppur la Casa di Reclusione di Verziano soffra di una gravissima carenza di personale di Polizia maschile, – mancano all’appello almeno 20 poliziotti ed una percentuale di sovraffollamento detentivo del 177% – le poche risorse in servizio, seppur con mille difficoltà quotidiane, riescono comunque a garantire l’ordine, la sicurezza, la disciplina, il trattamento e prevengono anche l’introduzione fraudolenta di cose o sostanze non consentite nonché ne ricerca eventuali detentori”.