▼ Ospitaletto, i giudici: il sindaco non poteva revocare i vertici della Serlini
IL COMUNICATO DI INSIEME PER OSPITALETTO
Breve riepilogo: a ottobre 2023, l’Amministrazione Trecani aveva revocato il progetto di partenariato pubblico-privato tra Comune di Ospitaletto per l’ampliamento e rinnovamento dei servizi della storica RSA Serlini (già approvato in Consiglio comunale all’unanimità e in fase avanzata di gara). Poco dopo, a novembre 2023, la Sindaca aveva revocato la nomina dei tre membri del C.d.A. della Fondazione Serlini designati dal Comune: il presidente Garza e i consiglieri Ferraresi e Bettoncelli. Il decreto, però, era stato impugnato e, già a marzo, in sede cautelare, il Giudice civile si era pronunciato in favore degli amministratori della Serlini, sospendendo il decreto di revoca e bollandolo come una “indebita ingerenza” nella gestione della Fondazione; il Comune era stato condannato anche al rimborso delle spese legali.
Non contenta, la Sindaca aveva impugnato quella decisione e pochi giorni fa è giunta la decisione del Tribunale civile di Brescia, questa volta in composizione collegiale, che ancora una volta dà torto all’Amministrazione Comunale. Il giudice dichiara formalmente cessata la materia del contendere perché nel frattempo il mandato dei tre membri del C.d.A. è terminato, ma entra comunque nel merito e conferma la decisione precedente, affermando ancora una volta che la Sindaca non aveva alcun potere di revoca. In ragione di ciò, il Comune viene nuovamente condannato al pagamento delle spese di lite per € 5.216 oltre oneri, dunque oltre € 7.500. La parola definitiva spetterà alla sentenza di merito.
Nel ribadire la nostra solidarietà agli amministratori della Fondazione Serlini, ancora una volta ricordiamo che:
– la revoca dei membri del C.d.A. della Fondazione Serlini (in particolare del suo Presidente), a pochi mesi dalla scadenza del mandato, era stato un atto ritorsivo perché si erano opposti alla revoca del progetto di partenariato minacciando di chiedere i danni;
– in questo senso, era chiaro anche il conflitto di interessi: sostituire i tre amministratori con altri di propria nomina e fiducia, per impedire che la Fondazione Serlini desse corso alla richiesta di risarcimento per poco meno di € 700.000 (tentativo poi fallito solo per l’intervento del Tribunale civile);
– ancora oggi la Sindaca non ha imparato la lezione e, in un’interrogazione in consiglio comunale, si rifiuta di chiarire se ritenga che gli amministratori della Fondazione Serlini possano agire con indipendenza;
– questa battaglia giudiziaria causata e poi proseguita dalla Sindaca è finora costata alle casse comunali circa € 27.000 di spese legali: sono soldi dei cittadini ospitalettesi! Vista l’illegittimità dell’atto, a nostro giudizio deve essere la Sindaca a farsi carico direttamente delle spese legali, diversamente ci sarà un danno erariale da recuperare con la Corte dei Conti.
Nel frattempo, nelle scorse settimane e mesi i giornali locali hanno ripetutamente riportato l’allarme per la necessità di maggiori posti nelle RSA e di servizi specifici per gli anziani, sempre più numerosi, che per le loro condizioni non possono godere di assistenza domiciliare. Mentre i cittadini ospitalettesi pagano le spese legali per le “guerre” personalistiche della Sindaca, tanti altri Comuni bresciani stanno investendo risorse in progetti di questo tipo. Ad Ospitaletto, invece, a quasi un anno dalla distruzione del “progetto Serlini” l’Amministrazione Trecani rimane molto impegnata a spendere soldi per l’organizzazione di feste, ma non ha la minima capacità e volontà di progettare un futuro migliore per la cittadinanza a partire dalle persone più fragili.