Due italiani di origine straniera (un 23enne e un 26enne) sono stati arrestati nella Bassa bresciana per l’omicidio di Singh Ranjit, l’indiano ucciso a colpi di coltello in via Milano alla vigilia del Natale dello scorso anno. Una terza persona era fuggita in Uk è già stata estradata.
A renderlo noto è un comunicato ufficiale. “Il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brescia – si legge – ha eseguito a Leno (BS) e a Pavone del Mella (BS), con il supporto dei Carabinieri del posto, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Brescia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 2 cittadini italiani, di origine indo-pakistana, residenti in questa provincia e ritenuti presunti responsabili in concorso tra loro dell’omicidio, aggravato dalla premeditazione, in danno del cittadino indiano SINGH Ranjit (…) Contestualmente, un ulteriore indagato, di nazionalità indiana, anch’esso ritenuto presunto responsabile in concorso dell’episodio delittuoso, dopo essere stato rintracciato nel Regno Unito all’esito di sofisticata attività di localizzazione, è stato arrestato ed estradato alla volta dell’Italia”.
Le indagini condotte da Carabinieri e Procura avevano già consentito di ricostruire la dinamica di quanto accaduto e il movente, individuando inizialmente tre persone come presunte responsabili dell’omicidio. Poi gli arrestati erano saliti a sei e ora il conto totale è di otto. Il delitto, lo ricordiamo, sarebbe stato ordinato per una vendetta legata al fatto che il 17 dicembre la vittima avrebbe dato fuoco a tre mezzi del presunto mandante, che fu fermato a marzo insieme ai presunti esecutori.