Suspence, a Montichiari, in vista del consiglio comunale convocato per lunedì, quando – tra le altre cose – si discuterà di una proposta di una certa rilevanza simbolica.
I consiglieri di minoranza guidati da Beatrice Morandi – accogliendo le sollecitazioni della locale sezione Anpi – hanno infatti formalizzato la richiesta di revocare la cittadinanza onoraria che in epoca Fascista (1924) fu attribuita all’allora duce.
Una mozione – si legge nel documento firmato da Pd, Montichiari Dinamica e Comitato Civico Fraccaro – proposto “non con l’intento di cancellare la storia, bensì allo scopo di pretendere e riconsegnare il massimo rispetto e dignità all’onorificenza della cittadinanza onoraria, risultando questa onorificenza totalmente opposta e incompatibile con la figura di Benito Mussolini”, oltre che come “auspicio, rivolto soprattutto alle nuove generazioni, a trarre insegnamento dagli eventi storici per la costruzione di un futuro libero e giusto”.
Secondo alcune ricerche storiche, Montichiari sarebbe stato il primo comune bresciano che attribuì l’onorificenza al dittatore. Negli ultimi tre anni sono stati tanti i paesi della leonessa che hanno revocato l’atto (l’ultimo, in ordine di temo, è stato Gussago), e la cittadina guidata da Marco Togni è chiamata a fare lo stesso. Resta da capire se la maggioranza – su una questione di tale rilevanza simbolica – farà prevalere il buon senso o le logiche politiche locali.