Il Daspo urbano è realtà. Il consiglio comunale di Palazzo Loggia, infatti, nella serata di ieri ha approvato la delibera che introduce il provvedimento, con cui – in parole povere – agli agenti della Polizia locale viene attribuita la possibilità di comminare un foglio di via temporaneo da determinate zone per chi tiene condotte contrarie alla decenza e alla civile convivenza.
Il sì al Daspo è arrivato passate le 23, dopo lunghe ore di dibattiti e trattative (e 17 emendamenti). Ma la maggioranza ne ha persi sul campo tre. Al dunque, infatti, hanno votato contro in due: Francesco Catalano di Al lavoro con Brescia e Valentina Gastaldi di Brescia Attiva. Mentre Andrea Curcio (ala sinistra del Pd) – dopo un duro intervento su posizioni di contrarietà – ha confermato l’astensione già adottata in commissione. Il centrodestra, invece, ha votato compatto in favore della delibera, che invocava da tempo.
Il Daspo, comunque, è in vigore, anche se il centrosinistra conferma di essere diviso sui temi a forte valenza politica (immigrazione, sicurezza, più rilevanti questioni internazionali etc) e non è escluso che prima o poi nodi vengano al pettine. Resta da capire, poi, come reagiranno le associazioni antagoniste, in particolare quelle attive su via Milano, che già hanno enunciato il proprio no, accusando il provvedimento di “colpire quelli che danno fastidio a ricchi e razzisti“.