▼ Morto in azienda, la Uil attacca e chiede al governo di istituire “l’omicidio sul lavoro”
Morire a 46 anni di lavoro. Così la Lombardia, già maglia nera degli infortuni sul lavoro, si è risvegliata oggi con un nuovo operaio che non farà ritorno a casa. L’operaio è morto sul colpo, schiacciato da una lastra d’acciaio che si è staccata da un carroponte alla Dall’Era di Lograto in provincia di Brescia. E la Uil ora passa all’attacco con toni durissimi.
“Questa ennesima tragedia – sottolinea in una nota il coordinatore della Uil Brescia Mario Bailo – fa gridare ancora più forte la richiesta che da tempo la UIL chiede insieme a maggior formazione, ispezioni, alla procura speciale: l’Omicidio sul lavoro”.
“Intanto esprimo tutto il cordoglio della UIL ai famigliari per questa tragedia – continua Bailo – Solo sabato mattina eravamo in piazza a Roma per chiedere provvedimenti seri sul tema e oggi ci ritroviamo ancora a piangere un’altra vittima che si poteva davvero evitare. Aspettiamo che la magistratura faccia tutti i rilievi. Da quanto ho appreso dai colleghi pare che l’operaio, un nostro iscritto, avesse anche delle disabilità quasi all’80%”.
“Mi chiedo come sia possibile che un lavoratore con una disabilità di questo tipo potesse lavorare da solo sotto un carroponte – chiede pubblicamente il coordinatore Uil, che parla anche di “problemi di sicurezza” e di altri incidenti che si sarebbero verificati nella stessa azienda.
“Siamo davanti a una situazione sempre più drammatica e incontrollata – incalza Bailo allargando il campo – e nel momento che dovessimo appurare che tutto questo è vero chiedo ai ministri Nordio e Calderone se è in grado di dire ai familiari che questo non è stato un omicidio”.
Parole forti, forse le più forti mai pronunciate sull’argomento da un sindacalista bresciano negli ultimi anni. BsNews, che non ha avuto modo di verificare la sussistenza delle accuse sulla cui veridicità dovranno eventualmente esprimersi i soggetti deputati, è a disposizione dell’azienda per eventuali repliche.