Un progetto vincente che guarda al miglioramento del sistema di controllo sulla filiera del latte per le aziende di montagna. In un momento storico di grande interesse per i prodotti agricoli è centrale offrire al consumatore il miglior prodotto possibile da un punto di vista qualitativo, la sinergia con le istituzioni e gli organismi di controllo è fondamentale. Queste le parole di Laura Facchetti presidente di Coldiretti Brescia in occasione dell’incontro che si è svolto giovedì 11 aprile presso la sala consiliare della Comunità Montana di Valle Sabbia a Vestone tra ATS Brescia – dipartimento veterinario – e i soci Coldiretti trasformatori di latte della zona di Salò e Vestone.
Presenti all’incontro numerosi relatori: Monaci Claudio responsabile settore veterinaria ATS Brescia, Roberta Belli direttore distretto veterinario 2, Valentina Ferrari settore veterinario ATS, Guerra Giovanbattista Assessore Comunità Montana e sindaco di Barghe, Scaroni Gianluigi consigliere provinciale zona Salò e membro di Giunta Coldiretti, Alberto Buffoli consigliere provinciale zona Vestone, Simone Frusca capo area tecnica di Coldiretti Brescia e Stefano Cherubini segretario di zona di Salò-Vestone.
Sostenere l’agricoltura di montagna è preservare una storia, una cultura e un intero agrosistema ecologico; le istituzioni desiderano agire con criteri di condivisione di buone pratiche per ottenere i migliori risultati produttivi sia da un punto di vista qualitativo che di sostenibilità, anche economica aziendale oltre che ambientale.
Durante la mattinata, gli autorevoli relatori hanno affrontato numerosi temi tra cui: la gestione della filiera latte, i principali punti di attenzione per evitare contaminazioni, le buone pratiche per ottenere migliori risultati qualitativi e produttivi e le sinergie utili con le istituzioni del territorio per sostenere al meglio, anche con fondi regionali, l’impegno costante degli agricoltori a produrre con senso di responsabilità ed alta professionalità.
Coldiretti Brescia sta agevolando sinergie fra organismi di controllo e produttori agricoli affinché ci si senta tutti responsabili ed uniti verso la salvaguardia del territorio e dell’agricoltura di montagna: “l’impegno è credere con fatti che la montagna non si salva solo con il turismo ma anche e soprattutto con il sostegno al comparto primario che è alla base delle società montana – conclude la presidente Laura Facchetti – l’agricoltura in montagna è l’unica speranza che abbiamo per dare respiro a questi luoghi tanto meravigliosi quanto fragili e da custodire come un bene raro e prezioso”.
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