“Il ministro competente deve prendere in mano la situazione– ha sottolineato il Parlamentare Gian Antonio Girelli in una nota – affinché sia creata una cabina di regia condivisa e che abbia però poteri decisionali affinché la gestione dei livelli del lago di Garda rispondano a necessità dell’intera comunità e non ai singoli capricci che di volta in volta i territori esprimono. Non si comprende come in questa situazione, lo spostamento di qualche giorno delle prove di funzionamento dello scolmatore, in attesa dell’abbassamento dei livelli del lago, avrebbe pregiudicato alcunché, non essendoci rischi di esondazione del fiume. La domanda invece che ci si pone è quella che se in caso di emergenza gli Enti interessati agissero in autonomia e in difesa degli interessi contrapposti quali maggiori rischi correrebbero le popolazioni del territorio?”.
“Per queste ragioni – ha concluso Girelli – diventa fondamentale un intervento del Governo per determinare con chiarezza percorsi e responsabilità decisionali”
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