Ci sono anche quattro bresciani tra i circa 300 personaggi noti che sarebbero stati spiati tramite accessi “indebiti” alle banche dati a disposizione delle forze di Polizia. Si tratta del senatore valtrumplino Stefano Borghesi (Lega), di Vittorio Colao, dirigente d’azienda ed ex ministro alla Transizione digitale (2021-2022) e dei fratelli Carlo e Franco Gussalli Beretta (quest’ultimo presidente in carica di Confindustria Brescia).
Come noto, al momento, un militare della Finanza è indagato con altre 14 persone (tra cui tre giornalisti de Il Domani) per aver interrogato centinaia di volte il Siva (Sistema informativo valutario), lo Sdi (Sistema d’indagine) el’Etna (Elenco telefonico nazionale abbonati) con il fine di acquisire informazioni su politici (quasi esclusivamente di centrodestra), imprenditori e personaggi del mondo del calcio.
Gli approfondimenti – giustificati formalmente con presunte operazioni finanziarie sospette – finivano poi molto spesso sulle pagine di alcuni giornali. I giudici sono al lavoro per verificare l’esistenza di eventuali dossier e individuarne i mandanti.
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