Ci sono anche stranieri residenti nel Bresciano tra i sospettati di far parte della rete del tunisino Abdesalem Lassoued, che pochi giorni fa (il 16 febbraio) – con addosso un gilet arancione – ha sparato all’impazzata con un fucile semiautomatico in una strada di Bruxelles. Il bilancio è di due morti e diversi feriti.
Questa mattina, infatti, i Carabinieri hanno effettuato perquisizioni in diverse province italiane (le altre sono Bologna, Como, Fermo, Ferrara, Lecco, Macerata, Teramo, Palermo, Perugia, Roma, Torino, Trento e Udine). A coordinare le indagini è la Procura di Bologna.
Stando a quanto emerso dalle prime indagini, con l’incrocio di database internazionali, l’attentatore avrebbe mantenuto una fitta rete di legami con l’Italia, in cui aveva vissuto dal 2012 al 2016. Sotto la lente degli investigatori sono finite 18 persone, alcune delle quali diffondevano sui social contenuti tipici del fondamentalismo islamico. Gli approfondimenti sono volti a comprendere se queste persone abbiano avuto un ruolo attivo nell’attentato o se facciano parte di qualche organizzazione estremistica.
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