La truffa telefonica del finto arresto del figlio è tornata. Anzi: non si è mai fermata. Di certo, negli ultimi giorni, si sono segnalati diversi episodi di tentato raggiro anche nella zona del Basso lago di Garda.
Il copione è ormai consolidato. I malviventi chiamano a casa della vittima (solitamente anziani) spacciandosi per un maresciallo dei carabinieri (in altre versioni a telefonare è un finto avvocato) e annunciano l’arresto del figlio o della figlia del malcapitato (solitamente coinvolto in un finto incidente). Quindi fanno pressione sulle vittime perché paghino il prima possibile la cauzione (istituto che in Italia non esiste nemmeno…) e, se queste accettano, dopo poco si presentano a casa per riscuotere.
Al momento non si segnalano nuove truffe riuscite. Ma diverse denunce tra Salò, Desenzano e i Comuni del basso lago.
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