E’ polemica a Bione, in Valsabbia, per la decisione del sindaco di revocare l’autorizzazione alla presentazione del libro di Magdi Cristiano Allam. Un’iniziativa promossa dalla Democrazia Cristiana Storica, dall’associazione Grande Brescia e dall’associazione Italian IndianPress Club.
Il primo cittadino leghista Franco Zanotti – dopo l’iniziale via libera – ha infatti detto no alla presentazione dell’ultima fatica del giornalista (“Un miracolo per l’Italia”), prevista per il prossimo 17 novembre, giustificando il provvedimento con i “tragici avvenimenti che stanno coinvolgendo Israele e la Striscia di Gaza e che stanno alimentando importanti divisioni all’interno dell’opinione pubblica, onde evitare rischi di pubblica sicurezza sia per il relatore sia per il pubblico non si ritiene opportuno concedere la struttura per lo svolgimento della presentazione”.
Tesi “irricevibili e contraddittorie in quanto il libro di Allam non affronta proprio il tema specifico del conflitto israelo-palestinese”. “Com’è noto Magdi Cristiano Allam – sottolineano nella nota – “è un esperto del Medio Oriente, dell’islam e dell’immigrazione, probabilmente il più competente e autorevole in Italia, carica che ha svolto per 24 anni al quotidiano La Repubblica come Editorialista e Inviato speciale, e per 5 anni al Corriere della Sera come vice-Direttore. Ha tenuto dei seminari nelle Università La Sapienza di Roma, alla Statale di Milano, alla Scuola Superiore di Polizia di Roma, conferenze alla Scuola Ufficiali dei Carabinieri, al Centro Alti Studi per la Difesa e al Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS)”.
“È molto grave – si legge ancora – che il Sindaco Zanotti vieti preventivamente la presentazione del volume adducendo rischi di pubblica sicurezza. L’amministrazione comunale non è un organo competente sul tema specifico della sicurezza. Avrebbero dovuto essere le autorità di pubblica sicurezza a deliberare la decisione di vietarla. Ciò che non è mai finora successo nei confronti di Magdi Cristiano Allam, pur nella consapevolezza di approntare delle adeguate misure di sicurezza. In uno stato di diritto e in una democrazia sana, si consente l’esercizio della libertà di espressione anche se le idee dovessero confliggere con altre idee, purché formulate nel rispetto dei principi della nostra Costituzione”.
“Siamo convinti – concludono gli organizzatori che la decisione del Sindaco Zanotti non sarebbe stata approvata dal negretario nazionale del suo partito, Matteo Salvini, né sul piano formale della censura preventiva della libertà di espressione, né sul piano contenutistico in quanto le idee di Magdi Cristiano Allam sui temi della guerra israelo-palestinese, dell’immigrazione e dell’integrazione corrispondono a quelle di Matteo Salvini”.
Gli organizzatori, quindi, “invitano il sindaco di Bione a rivedere la sua decisione e a far prevalere il principio costituzionale della libertà d’espressione, demandando il tema specifico della sicurezza alle competenti autorità preposte dallo Stato”.
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