Dalle Origini ad Oggi: La Storia dell’Esercito Italiano

La storia dell’Esercito Italiano è lunga, ma anche più gloriosa di quanto si possa pensare. Al di là dei luoghi comuni, legati in realtà a vicende politiche più che a vicende belliche, le principali forze armate dello stato italiano si sono contraddistinte per la capacità di cambiare pelle, di adeguarsi alle sfide di un presente in continuo mutamento.

0
Esercito italiano, foto da Ministero della Difesa

La storia dell’Esercito Italiano è lunga, ma anche più gloriosa di quanto si possa pensare. Al di là dei luoghi comuni, legati in realtà a vicende politiche più che a vicende belliche, le principali forze armate dello stato italiano si sono contraddistinte per la capacità di cambiare pelle, di adeguarsi alle sfide di un presente in continuo mutamento.

Dunque vale la pena proporre un excursus che parta dalle origini e arrivi ai giorni nostri. Lo faremo in questo articolo, che preseterà i momenti cardine dell’Esercito Italiano, fino a operare una riflessione sul suo ruolo di ispiratore nei campi più insospettabili… Abbigliamento e accessori compresi. D’altronde, non è un caso che se molti indossano capi di stampo militare, dai pantaloni mimetici allo zainetto tattico dell’Esercito Italiano.

Le origini dell’Esercito Italiano

Come lecito attendersi, l’Esercito Italiano nasce con l’unità d’Italia. Tuttavia, in piena coerenza con la forma monarchica dello stato, ha inizialmente preso il nome di Regio Esercito. Per la precisone, è stato costituito il 4 maggio del 1861 mediante un decreto dell’allora Ministro della Guerra Manfredo Fanti.

Il primo nucleo del Regio Esercito derivava dall’Armata Sarda, ovvero l’esercito del Regno di Sardegna che aveva condotto brillantemente la prima e la seconda guerra di indipendenza. Tuttavia, fin da subito, e in una prospettiva di integrazione sociale prima ancora che militare, ha accolto migliaia di soldati provenienti dagli eserciti dell’Italia preunitaria, Regno delle Due Sicilie compreso.

La prima sfida che il Regio Esercito ha dovuto affrontare è stata la Terza Guerra d’Indipendenza, che si è conclusa con l’annessione del Veneto. A seguire, la guerra italo-turca del 1911, che però ha segnalato alcune deficienze in quanto a logistica e armamenti. Anche questa guerra però si è conclusa con una vittoria, ancorché faticosa, e con l’instaurazione di una prima presenza coloniale nell’Africa del nord. 

La storia dell’Esercito Italiano: le fasi

Ancora più interessanti sono le fasi che si sono sviluppate lungo il Novecento. Ecco un prospetto.

  • La prima guerra mondiale. In questo frangente l’esercito si è confrontato soprattutto con l’impero austro-ungarico e con la massacrante guerra di trincea. La prima guerra mondiale ha visto l’Italia in continuo assetto offensivo, ma ha espresso il suo punto di svolta con la risposta alla disfatta di Caporetto. A seguito della sostituzione di Cadorna con Diaz, l’esercito ha trovato maggiore motivazione e un’organizzazione più snella ed efficace, che gli ha consentito di sfondare il fronte e sconfiggere il nemico.
  • La seconda guerra mondiale. La guerra più sanguinosa del Novecento ha visto l’esercito arrancare, più per deficienza dei comandi che per il valore dei soldati, che anzi si è manifestato più volte, anche nelle situazioni più disprate. A incidere, inoltre, il mancato ammodernamento a seguito degli sforzi profusi nella guerra di Etiopia (1934-1935). 
  • L’entrata nella Nato. Con la fine della seconda guerra mondiale, la nascita della Repubblica e la divisione del mondo in due blocchi, le forze armate italiane hanno subito un radicale mutamento. Il Regio Esercito si è trasformato in Esercito Italiano, la dottrina – in linea con le esigenze della Nato – si è fatta più difensiva, le attrezzature e l’equipaggiamento si sono adeguati agli standard americani. Insomma, ci si è spostati verso un esercito di qualità, più che di quantità. 
  • La riforma del 1975. Momento fondamentale, benché poco conosciuto al grande pubblico, ha visto una totale riorganizzazione dell’Esercito Italiano. Tra le novità più importanti, l’assunzione di un carattere più fluido delle unità di base, con la scomparsa del livello reggimentale, e un totale ammodernamento di forniture, attrezzature ed equipaggiamento.
  • L’era delle missioni internazionali. Gli anni Novanta e Duemila si sono caratterizzati per l’impegno dell’Esercito Italiano nelle missioni di peace keeping. Tra gli scenari calcati, quelli dei Balcani post-guerra civile, l’Afghanistan e l’Iraq post-guerre contro il terrorismo, il Libano. 

Esercito italiano, fonte di ispirazione a trecentosessanta gradi

L’Esecito Italiano, al netto della più che auspicata diffusioni dei valori pacifisti, vanta sempre un certo fascino. Questo si esplica nella scelta di migliaia di ragazzi che ogni anno decidono di intraprendere un percorso di leva, ma anche nella vita civile. Per esempio, nella diffusione di stili di abbigliamento che richiamano al mondo militare e, nello specifico, all’estetica dell’esercito italiano. 

A testimonianza di ciò, il successo di negozi specializzati, spesso online (e quindi operanti nella forma dell’e-commerce) specializzati proprio in articoli militari e che riservano un certo spazio a quelli che si ispirano direttamente all’equipaggiamento dell’esercito italiano. Il più conosciuto – e attrezzato – è Militaria.it, che è attivo dal lontano 1996 e quindi spicca per la qualità e la varietà dell’offerta, per le dinamiche di vendita ben rodate. 

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome