La Procura aveva chiesto per lui il carcere. Ma alla fine il giudice ha disposto per lui gli arresti domiciliari nella casa dei genitori, a Cologne.
E’ finita così, per ora, la vicenda giudiziaria di un muratore marocchino di 39 anni – con diversi precedenti – che martedì è stato protagonista di un pomeriggio di follia. L’uomo, infatti, si trovava al Palagiustizia, dove aspettava la sentenza per l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Dopo che ha saputo di essere stato condannato a 4 anni e 8 mesi, quindi, ha dato in escandescenze (non è chiaro se sul momento o se sia tornato dopo in tribunale). E a farne le spese è stato un carabiniere che ha cercato di calmarlo, che ha rimediato sette giorni di prognosi.
Ieri l’udienza per direttissima, ma i numerosi precedenti e la reazione di martedì non sono bastate a convincere i giudici a mandarlo in carcere. E’ accusato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, oltre che di danneggiamento per aver distrutto con un pugno una parete di cartongesso di un’aula del tribunale.
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