▼ Ancora guerriglia a Canton Mombello: violenze e danni per migliaia di euro

Ancora momenti di alta tensione e scene di guerriglia all’interno del carcere di Brescia dopo il caso di un agente spedito al pronto soccorso da un detenuto.

Ieri pomeriggio infatti – secondo quanto informa una nota della Funzione Pubblica Cgil regionale – “diversi detenuti hanno distrutto di ogni all’interno delle proprie camere di pernottamento, tavoli e sedie rotte per aria, bombolette di gas lanciate nel corridoio, impianto elettrico strappato, citofono della sezione sradicato, telefonici divelti, ventilatori buttati in aria, olio buttato a terra per rendere il pavimento scivoloso, lenzuola incendiate, sostanzialmente smantellata una sezione da parte di diversi detenuti con danni per diverse centinaia, se non migliaia, di euro”.

“Il pochissimo personale di Polizia Penitenziaria in servizio, appena due unità per un intero reparto detentivo nord, con l’ausilio di altro personale di qualche ufficio, ha tentato di ripristinare l’ordine ma con scarsi risultati – continua il comunicato – Infatti i disordini sono continuati ancora per parecchio tempo. Il personale di Polizia ha subito ogni forma di insulti, minacce, sputi, e solo il caso ha voluto che nessuno si facesse male nonostante il tentativo di aggressione da parte di qualche facinoroso contro i poliziotti che con grande coraggio e professionalità sono riusciti a placare gli animi e a riportare un minimo di ordine all’interno della sezione detentiva”.

Il Coordinatore regionale della Fp Cgil Calogero Lo Presti, in seguito al nuovo episodio di violenza, “lancia l’ennesimo grido di allarme nei confronti delle Istituzioni e del Governo che sulla questione di Brescia non hanno fatto nulla per preservare l’incolumità del personale che si sente abbandonato, demoralizzato e demotivato a lavorare in queste pessime condizioni”. E punta il dito in particolare contro “la presenza di detenuti facinorosi e dediti al disordine quotidiano”, evidenziando che “i vari rapporti disciplinari elevati nei confronti di taluni detenuti non hanno sortito l’effetto auspicato, nemmeno le denunce penali sono servite a placare l’irruenza di certi soggetti”.

“Il personale – conclude Lo Presti – è esausto e non ce la fa più! La Fp Cgil esprime le proprie forti preoccupazioni rispetto alle condizioni lavorative dei poliziotti penitenziari all’interno del Nerio Fischione: non vorremmo trovarci a dover commentare qualcosa di estremamente grave o irreversibile”.

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