Sono oltre 700, per ora, le firme raccolte da un gruppo di associazioni ambientaliste e agricole della Valcamonica contro il nuovo ristorante McDonald’s che dovrebbe sorgere a Edolo, alla principale rotatoria d’ingresso del paese.
Il consiglio comunale, nelle prossime settimane, dovrà discutere la variante al Pgt che prevede il cambio di destinazione dell’area da agricolo a commerciale per consentire la realizzazione del fast-food.
Contro questa ipotesi si sono schierate nove associazioni ambientaliste e del settore agricolo della valle (Amici della Natura di Saviore, Biodistretto, Coda di lana di Malonno, Gruppo di acquisto solidale, Italia nostra, Legambiente, Slow food, Tapioca e Associazione produttori biologici), che nelle scorse ore hanno raccolto un altro centinaio di adesioni.
esi. «Essere arrivati in ritardo fa parte del problema – accusa De Marini -. Avremmo preferito saperlo prima. Quando ne siamo stati informati ci siamo immediatamente attivati, ma le cose erano già fatte». Nel fronte del no sono consapevoli che difficilmente riusciranno a convincere il Comune a fare retromarcia. Ma assicurano che non verrà mai meno il loro impegno contro il cibo spazzatura. «Continueremo a spiegare cosa si mangia in posti simili – conclude l’ambientalista -. Un esempio che porto riguarda i pane: per farlo ci vogliono farina, acqua, sale e lievito, quello dei fast food ha mediamente 19 ingredienti».