Picchetti anti sfratto, rimandati due sgomberi a Lonato e Desenzano
Sono momentaneamente andati a buon fine i picchetti anti sfratto che l’Associazione Diritti per tutti e il Collettivo gardesano autonomo hanno messo in atto a Lonato e Desenzano.
Le due realtà, scese in campo al fianco di due nuclei familiari, sono Infatti riusciti a bloccare almeno temporaneamente i provvedimenti di sfratto, ottenendo dei rinvii.
Nel primo caso gli attivisti sono intervenuti a Lonato per una famiglia di origine senegalese composta da due coniugi e tre figli, di cui due maggiorenni e una bambina di 8 anni.
«La loro è una lunga vicenda, legata a problemi pregressi di carattere economico e di rapporto con la proprietà. Parliamo di un nucleo famigliare di lavoratori, che da un anno cerca casa, senza trovare qualcuno che sia disposto ad affittargliela. Sono tante le mail che gli inquilini hanno inviato alle agenzie immobiliari, per cercare di trovare un alloggio anche fuori dalla zona del Garda» spiegano i membri del collettivo gardesano sulla loro pagina social. Lo sfratto è stato rinviato al 25 luglio.
Il secondo caso a Desenzano: qui si è intervenuti per un uomo di origine egiziana ma cittadino italiano, per tanti anni portiere notturno, «fino a quando il cambio di datore di lavoro e nuovi problemi di salute hanno portato all’interruzione del rapporto lavorativo». Con lui ci sono la moglie, un minore e un figlio maggiorenne alla ricerca di lavoro. L’altro figlio lavora ed è studente universitario a Torino, dove sta cercando una soluzione abitativa per la sua famiglia. «Da parte dei servizi sociali – commenta il Collettivo – è stata avanzata la sola disponibilità di accoglienza per il minore e la madre, condita da un’inaccettabile minimizzazione delle fragilità psicologica dell’inquilino». Anche in questo caso si è riusciti a ottenere un rinvio al 21 settembre con richiesta di tavolo sfratti alla Prefettura di Brescia.