Mancano ancora le deleghe, ma la giunta è fatta e alla fine ha vinto la logica del compromesso, che ha lasciato “ragionevolmente insoddisfatti” sia il Pd sia il sindaco Laura Castelletti.
I dem, infatti, hanno ottenuto cinque assessori, o meglio: quattro e mezzo. Oltre al vicesindaco Federico Manzoni e a Valter Muchetti – secondo attese – entreranno in giunta Camilla Bianchi e Anna Frattini. Il quinto nome è quello di Michela Tiboni, tecnico d’area che sarà confermata all’Urbanistica (“È un profilo tecnico incardinato nell’area del Pd, nonché il riconoscimento del valore delle persone che il nostro partito sa esprimere”, hanno commentato il segretario cittadino Tommaso Gaglia e il provinciale Michele Zanardi). Resta ancora da sciogliere, invece, la partita della presidenza del consiglio comunale, che andrà a uno tra Roberto Rossini e Roberto Cammarata. Una scelta che non sarà certo indolore per il Pd.
Per il resto, nell’esecutivo, non mancano le sorprese. La principale è la nomina di Andrea Poli, giovane (laureato in Scienze linguistiche per la Comunicazione) che è stato il coordinatore della sua civica. Gli altri assessori sono Marco Fenaroli per Al lavoro con Brescia (che sarà confermato ai Servizi sociali) e Alessandro Cantoni per la Civica castellettiana. Mentre Azione ha indicato Marco Garza, commercialista e attuale vicesindaco a Cologne (che potrebbe avere il Bilancio).
La giunta – composta dunque da sei uomini e quattro donne, compreso il sindaco – sarà presentata ufficialmente sabato 11 al Teatro Grande. In consiglio comunale, dopo le nomine, entreranno per il Pd Daniela Del Ciello, Laura Giuffredi e Mirco Biasutti, per la Civica Castelletti Raisa Labaran e Francesco Catalano per la sinistra.