Due persone sono state arrestate dalla Polizia di Cremona al termine di una folle fuga: sono accusate di aver messo a segno numerosi raggiri con il copione della cosiddetta truffa delle monetine. In sostanza – secondo la procedura standard – i malviventi puntano una donna anziana appena salita in auto e la agganciano affermando che avrebbe perso delle monete: quando questa scende dalla vettura per raccoglierle, quindi, un complice apre la portiera e le ruba la borsa. A marzo un colpo di questo genere era andato a segno a Bagnolo, a febbraio a Castegnato, ma stavolta ai delinquenti è andata male.
Tutto è partito da un pattugliamento della Polizia all’ospedale di Cremona. Insospettiti da un’auto presa a noleggio e dai suoi tre occupanti, gli agenti hanno deciso di seguirla. I truffatori si sono spostati nel bresciano e hanno passato in rassegna i piazzali di ben quattro supermercati, evidentemente senza trovare il bersaglio giusto. Poi, però, si sono recati al Famila Superstore di Manerbio e sono entrati in azione, buttando le monete per terra, distraendo l’anziana e sottraendole la borsa.
Ma in quel momento a osservarli c’era la Stradale ed è scattato l’inseguimento. I malviventi hanno provato a seminare gli agenti, spingendo l’auto fino a 180 chilometri all’ora e lanciando la borsa rubata dal finestrino. Ma all’altezza di Cadignano (frazione di Verolanuova) sono finiti in un vicolo cieco e hanno dovuto abbandonare il mezzo.
Uno di loro è riuscito a fuggire, ma un uomo e una donna – entrambi di origine peruviana – sono stati arrestati al termine di una colluttazione (un agente ha riportato lesioni guaribili in cinque giorni, l’altro in 20). Per l’uomo il giudice ha deciso l’obbligo di dimora, mentre la donna è tornata in libertà in attesa del processo.