Quanto guadagnerà il nuovo sindaco di Brescia? Molto più del suo predecessore, Emilio Del Bono, ma la spiegazione non è da cercare in un aumento votato dalla nuova maggioranza, bensì da quanto deciso a dicembre del 2021 dal governo Draghi, che aveva avvicinato gli stipendi dei sindaci delle maggiori città italiane a quelli di parlamentari e consiglieri.
Gli aumenti sono progressivi (sono iniziati nel 2021 e raggiungeranno l’apice nel 2024) e in parte ne ha beneficiato anche la giunta uscente. Del Bono ha infatti iniziato il suo mandato percependo 5.446,18 euro lodi al mese (qualcosa come 11 euro netti all’ora… meno di un idraulico) e, come ultimo “stipendio”, ne ha incassati 9.256,38. La stessa cifra percepirà per tutto il 2023 Laura Castelletti, mentre dal 2024 salirà a 9.839,12 (sempre lordi). Insomma il primo cittadino incasserà circa la stessa cifra del segretario comunale (119.804 lordi, 65.892 netti all’anno), ma comunque molto meno de direttore generale della Loggia (162.796 euro lordi, 89.538 netti).
Il vicesindaco, invece, passerà da 4099,64 euro (2018) a 7379,35 euro del 2024. Mentre assessori e presidente del Consiglio comunale saliranno da 3279,71 euro a 5903,48.
Nessuna variazione, però, per i singoli consiglieri. Il gettone di presenza rimarrà di 92,96 euro lordi per seduta (a cui vanno oltretutto tolti i contributi che alcuni partiti chiedono di versare agli iscritti). Una miseria, se si paragona il consiglio comunale di Brescia al Cda di un’azienda che ogni anno chiude un bilancio di circa 350 milioni di euro e dispone di un patrimonio complessivo di quasi un miliardo e mezzo di euro.