“Qual è il futuro dei presidi ospedalieri del Garda? Per ora sconosciuto, perché da Regione Lombardia non arrivano indicazioni chiare”.
A dirlo, in una nota, è il consigliere regionale dem Miriam Cominelli che annuncia di aver presentato un’interrogazione all’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, affinché spieghi ai cittadini cosa succederà in queste importanti strutture.
“L’ospedale di Lonato, nel corso del 2020 – scrive l’ex deputata – è stato trasformato in Reparto Covid per gran parte dell’anno e, a partire dal mese di dicembre, è stato trasferito nell’attuale sede di Prevalle (una Rsa mai aperta come tale) con la motivazione che, per ragioni strutturali antisismiche, non era più agibile. Per lo stesso motivo sono state chiuse, a Lonato, anche le attività di psichiatria, trasferite a Gavardo e a Leno”.
“L’attività come reparto Covid a Prevalle per il presidio di Gavardo – aggiunge – si è conclusa il 18 maggio 2021 e da allora il reparto è stato trasformato in posti letto per sub-acuti, per cui non esistono più posti di riabilitazione per Desenzano-Lonato e tali attività sono state trasferite a Leno. Il 25 ottobre 2019, in un incontro pubblico nel presidio ospedaliero di Desenzano, l’Asst Garda ha presentato la riorganizzazione delle attività dell’ospedale, mentre l’ex assessore al Welfare, Letizia Moratti, durante l’inaugurazione del blocco parto a Desenzano l’1 settembre 2021, ha dichiarato la necessità di costruire un nuovo ospedale, affermando che ci fossero già 110 milioni di euro per il cantiere, che avrebbe dovuto essere sempre in località Montecroce, ma più a valle, dove c’è il campo sportivo”.
“I vertici dell’Asst del Garda – conclude Cominelli – hanno visto numerosi avvicendamenti e, negli ultimi cinque anni, si sono susseguite più direzioni strategiche. I continui cambi nella direzione hanno sicuramente provocato un fisiologico rallentamento dei progetti previsti, ma ora non è più possibile attendere, perché i cittadini meritano un servizio sanitario pubblico di qualità. L’assessore Bertolaso ci dica, quindi, a che punto è la programmazione presentata nell’ottobre del 2019 e quali sono le tempistiche per il cantiere del nuovo ospedale a Desenzano. Chiarisca, anche, se siano stati riattivati tutti i servizi sanitari presenti nell’ospedale di Lonato in periodo pre pandemico e se Regione Lombardia abbia intenzione di ristabilire i posti di riabilitazione per il presidio di Desenzano-Lonato o, in caso contrario, come intenda procedere affinché tali posti non siano disponibili esclusivamente a Leno. C’è poi – chiosa – il nodo delle case di comunità, vogliamo sapere quali sono state attivate e che servizi offrono”.