La sensazione di alcuni è che si sia trattato del gioco delle parti. Uno ha chiesto sei e l’altro ha offerto quattro, con l’obiettivo di chiudere su cinque in maniera “ragionevolmente insoddisfacente per entrambi”. E’ questo, in estrema sintesi, il resoconto della prima riunione tra il sindaco Laura Castelletti e la delegazione del Pd.
Il segretario cittadino Tommaso Gaglia e quello provinciale Michele Zanardi si sono presentati all’appuntamento chiedendo cinque assessorati e la presidenza del consiglio comunale. Dalla loro il 27 per cento ottenuto alle urne, la necessità di un riequilibrio per il sostegno a un sindaco non-dem e il risultato della civica Brescia Capitale (promossa dall’ex segretario De Martin), che ha centrato un seggio, ma non chiede assessori.
I nomi proposti sono quelli noti. Al vicesindaco Federico Manzoni e al recordman di preferenze Valter Muchetti, si aggiungono Roberto Rossini, Roberto Cammarata, Camilla Bianchi e Anna Frattini. E l’ipotesi è che se la quadra dovesse essere trovata su cinque posti a farne le spese potrebbe essere l’indipendente Frattini, nome che però sarebbe particolarmente gradito al sindaco.
Oggi Castelletti chiuderà gli incontri con le liste (Brescia Green), poi dovrà tirare le somme (certi il civico Alessandro Cantoni, un esponente del terzo polo e almeno un tecnico per Urbanistica e/o Bilancio) con l’obiettivo di definire tutto entro mercoledì: con un accordo e senza forzature che segnerebbero un avvio decisamente complicato per la sua esperienza di governo.