Il voto per il Comune di Brescia ridefinisce anche gli assetti di Palazzo Broletto. La Provincia, infatti, è un ente di secondo livello e l’eventuale decadenza dalla carica di sindaco o consigliere comporta automaticamente anche quella dal Broletto.
Così è accaduto per due nomi di un certo rilievo della politica bresciana. L’ex vicepresidente della Provincia Guido Galperti, infatti, dopo aver mancato l’elezione in Regione e aver rotto con Azione, sostenendo Fabio Rolfi alle Comunali, non si è ricandidato come consigliere per la Loggia. Scelta che ha implicato automaticamente la sua esclusione dall’ente guidato da Emanuele Moraschini. Diverso il discorso per Gianpaolo Natali, fino a poche settimane fa uno dei nomi forti della nuova Fratelli d’Italia, che si è candidato per il consiglio ma non è riuscito a centrare la conferma.
Entrambi, tra pochi giorni, dovranno lasciare la Provincia. A Galperti subentrerà Suela Plaka, consigliere di minoranza (Pd) a Castel Mella. Al posto di Natali, invece, tornerà in aula Mariateresa Vivaldini (anche lei in quota Fdi), che ha mancato l’elezione in Regione per soli 21 voti (a fine mese il Tar si esprimerà sul suo ricorso).
Ancora da chiarire il nodo della redistribuzione delle deleghe che facevano capo ai due. Galperti gestiva, infatti, Transizione ecologica, attività estrattive e aeroporto di Montichiari. Mentre Natali si occupava di Ambiente, rifiuti, Pnrr, bandi e ciclo idrico.