Per completare il quadro mancano ancora alcuni dettagli. Ma tutto è già chiaro. E si conferma una dinamica ormai storicizzata nel Bresciano, in Italia e in tutto l’Occidente. La città, infatti, rimane un avamposto del centrosinistra in una provincia che si sposta sempre più verso il fronte opposto.
Nel Capoluogo Laura Castelletti – pur in assenza dei dati definitivi – sembra aver superato la soglia del 50 per cento già al primo turno (qui lo spoglio in diretta), staccando nettamente rivale Rolfi ed evitando così il ballottaggio. Ed è evidente come il centrosinistra – sempre più a trazione Pd – abbia tenuto anche in questa tornata elettorale. Merito dell’amministrazione uscente e della grande popolarità di Del Bono. Merito della candidatura di Castelletti, vista con segno di buona continuità. Ma non solo. Le ultime elezioni politiche avevano già indicato il trend (centrosinistra maggioranza in città e hinterland, minoranza altrove), che conferma quello di molti territori del Nord Italia.
Opposta la tendenza in provincia (qui tutti i nuovi sindaci), dove il partito di Michele Zanardi perde due posizioni importanti. Il centrodestra, infatti, ha trionfato nettamente a Ospitaletto (nonostante l’esperienza di Giovanni Battista Sarnico avesse cambiato volto al paese e raccolto molti consensi), ma anche a Manerbio, un Comune che fino a poche ore fa era guidato dal presidente della provincia (in quota Pd= Samuele Alghisi. In entrambi i paesi, i sindaci uscenti non potevano ricandidarsi e i loro successori non sono riusciti a scaldare i cuori dell’elettorato che, dinamiche elettorali alla mano, rimane in prevalenza di centrodestra.