Protezione dei beni culturali, al sito Unesco Brixia il primo Scudo Blu di Croce Rossa

Sarà il sito UNESCO "Brixia. Parco archeologico di Brescia romana e complesso monumentale di San Salvatore – Santa Giulia" il primo bene culturale di Brescia ad essere protetto con l’apposizione dello Scudo Blu

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Apposizione dello Scudo Blu - foto Comune di Brescia

Con l’affissione del primo Scudo Blu sul sito UNESCO “Brixia. Parco archeologico di Brescia romana e complesso monumentale di San Salvatore – Santa Giulia”, effettuata ieri, 5 maggio, a Brescia entra nel vivo il progetto “Uno Scudo per la Cultura” di Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia, nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

Nella giornata di ieri, per l’inizio della settimana internazionale della Croce Rossa che terminerà il 14 maggio, si è tenuta la cerimonia inaugurale con l’apposizione di un doppio Scudo, sia all’ingresso di Brixia Parco archeologico che del Museo di Santa Giulia. Entra così nel vivo il progetto “Uno Scudo per la cultura”, con cui Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia ha voluto riannodare i fili di una storia che è rimasta a lungo interrotta. Era, infatti, il 14 maggio del 1954 quando 37 Stati, fra cui l’Italia, firmarono la Convenzione dell’Aja per la protezione dei beni culturali durante i conflitti armati. La Convenzione nacque dalla necessità condivisa degli Stati di proteggere il patrimonio culturale dopo lo scempio della II Guerra Mondiale, non solo per il valore intrinseco, ma anche e soprattutto per la loro capacità di “cura” nei momenti difficili attraverso la bellezza, la memoria, la prospettiva del futuro.

Gli Stati si sono impegnati a predisporre in tempo di pace le azioni necessarie a prevenire i rischi legati ai conflitti armati, così come alle emergenze, tra cui l’individuazione dei beni culturali destinatari dello Scudo Blu, emblema internazionale della protezione. In Italia, tuttavia, la Convenzione è stata applicata in modo inferiore alle esigenze del territorio e il suo contenuto non è stato adeguatamente diffuso nemmeno tra gli addetti ai lavori. Eppure, i conflitti recenti anche in Europa dimostrano come i beni culturali siano un obiettivo strategico delle forze in campo e la cui distruzione non è più un evento collaterale dello stesso ma un metodo di combattimento pianificato.

Per riprendere questo percorso e costituire un elenco di beni con lo Scudo Blu, nel 2022 Croce Rossa Italiana – in qualità di ente garante e promotore del Diritto Internazionale Umanitario – ha avviato la campagna nazionale “Il futuro ha una lunga storia. Proteggiamola”, che ha portato alla firma del protocollo con Anci e alla definizione delle competenze.

“Uno Scudo per la cultura” si inserisce nella campagna nazionale, e vede la collaborazione tra i Comitati Croce Rossa di Brescia e Bergamo per fare delle due città un laboratorio per costruire un metodo e proporre un modello pragmatico, replicabile in tutto il territorio nazionale, per proseguire l’apposizione dello Scudo Blu in tutta Italia. Il progetto ha ricevuto il contributo del Bando Capitale della Cultura 2023, emanato congiuntamente da Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Fondazione della Comunità Bergamasca. L’iniziativa ha inoltre il supporto di CNA Brescia e di BCC dell’Agrobresciano.

Dopo il Corso nazionale di Alta Specializzazione per la protezione dei beni culturali per istruttori di Diritto Internazionale Umanitario della Croce Rossa Italiana, che si è tenuto nella sede di via Bainsizza dal 31 marzo al 2 aprile, si apre ora il percorso per scudare 20 beni tra Brescia e Bergamo.

«Sono stati individuati beni che rappresentano diverse categorie di patrimonio culturale – commenta Carolina David, presidente Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia -. L’elenco comprende monumenti, chiese, siti archeologici, archivi, biblioteche, teatri, che sono collante tra i popoli, rifugio sicuro nei momenti di difficoltà e punto di ripartenza dopo scenari critici, come ci hanno insegnato la pandemia e i recenti conflitti armati».

«I Comitati della Croce Rossa di Brescia e Bergamo, nell’anno che unisce le due città nominate Capitali della Cultura, hanno voluto valorizzare i beni culturali più rilevanti dei propri territori – aggiunge Maurizio Bonomi, presidente Croce Rossa Italiana Comitato di Bergamo – attraverso l’apposizione dello Scudo Blu. Un simbolo che serve anche per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di salvaguardare, in tempo di pace e di guerra, i beni che incarnano valori identitari e culturali di tutta la popolazione».

«Questa iniziativa è un segnale importante dell’operato della Croce Rossa Italiana a tutela delle comunità, dei loro valori e della loro storia. I monumenti e i beni culturali in generale – aggiunge Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana – sono essenza di un popolo, di un Paese e, per questo, vanno rispettati e protetti. Ringrazio il Comitato di Brescia della CRI per l’apposizione degli Scudi Blu che, di fatto, ribadisce l’importanza che ha la cultura, con la sua capacità di esprimere bellezza e, allo stesso tempo, conservare memoria del passato proiettandoci verso il futuro».

A Brescia, il lavoro congiunto tra Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia, Comune, Fondazione Brescia Musei, Diocesi di Brescia, Fondazione Teatro Grande ha portato alla delibera comunale che comprende: il sito Unesco “Brixia. Parco archeologico di Brescia romana e complesso monumentale di San Salvatore – Santa Giulia”, la Pinacoteca Tosio Martinengo, il Castello, la biblioteca Queriniana, il Museo Diocesano, l’Archivio Diocesano, il Teatro Grande, piazza della Loggia. Il Comune di Brescia ha da poco approvato un’apposita delibera che contiene l’elenco dei beni, in linea con quanto previsto dal protocollo tra Croce Rossa Italiana ed Anci.

In provincia, grazie alla collaborazione con Direzione regionale Musei Lombardia, sono state avviate le interlocuzioni per apporre lo Scudo Blu: il Parco nazionale delle incisioni rupestri di Naquane (sito Unesco) a Capo di Ponte e il castello e le Grotte di Catullo a Sirmione.

A Bergamo, il Comitato ha avviato le interlocuzioni con Accademia Carrara, Diocesi di Bergamo, con i Comuni di Bergamo per scudare: Piazza Duomo, Piazza Vecchia, Accademia Carrara, Chiesa di S. Spirito, Mura Veneziane, Ex Complesso conventuale di S. Agostino, Ex Complesso monastico di Astino, Teatro Donizetti. In provincia, a settembre lo Scudo dovrebbe essere apporto sulla basilica di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio, in collaborazione con Croce Rossa Italiana Comitato di Caravaggio.

Per l’apposizione dello Scudo su tutti i beni, è prevista l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia.

Inoltre, fino a lunedì 8 maggio, data in cui ricorre la Giornata Mondiale della Croce Rossa, all’ingresso di palazzo Loggia sarà esposto il vessillo dell’organizzazione internazionale. La bandiera è stata consegnata al Comune di Brescia dal comitato locale come gesto simbolico di vicinanza alla città, fortemente dimostrata in questi ultimi anni che hanno visto la Cri assistere la popolazione non solo dal punto di vista sanitario ma anche sociale, mettendosi sempre a disposizione delle Istituzioni. In occasione dell’iniziativa, palazzo Loggia sarà illuminato di rosso nella notte tra l’8 e il 9 maggio.


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