▼ Elezioni Brescia, Alessandro Lucà: la continuità ci preoccupa, il centrodestra anche| L’INTERVISTA

Rolfi? "Non c'è peggior cosa che fingersi ambientalisti, inclusivi e per gli ultimi. Almeno 10 anni fa dicevano quello che pensano anche oggi ed era più appassionante controbattere alle loro proposte. Ora giocano ad essere la brutta copia del centro sinistra"

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Alessandro Lucà, foto da Lucà

Alessandro Lucà ha 50 anni, è sposato e ha due figli. “Appassionato da sempre di calcio e musica, frequento corsi di recitazione – si presenta sul suo blog – Anni fa ho intrapreso un percorso di impegno civico caratterizzato da nuovi studi, responsabilità sociale, partecipazione e innovazione tecnologica che proseguo tuttora. Autore di testi, romanzi e canzoni, delle quali sono anche interprete”.

Nelle prossime elezioni amministrative Lucà si presenta a capo di una coalizione composta da Movimento 5 Stelle, Partito Comunista e Unione popolare (qui tutti i candidati).

L’abbiamo intervistato* (nota: a tutti i candidati abbiamo inviato le domande chiedendo di rispondere in forma scritta).

DOMANDA – Lei si presenta con una coalizione che va da M5S al Partito Comunista. La vostra è una proposta di sinistra estrema o radicale? Cosa la distingue dagli altri candidati?
RISPOSTA – E’ una coalizione nuova nel panorama bresciano e non solo con proposte coraggiose. Alternativa ai due attuali schieramenti che hanno governato la nostra città negli ultimi 15 anni e libera da interessi personali, di partito e dai poteri forti.  Una coalizione che porta denuncia e soluzioni. Che porta con sé le associazioni del territorio e competenze con figure di alto livello preparate sulla problematica ambientale, sociale e della legalità. Io sono un imprenditore e uno scrittore, non ho mai fatto un solo giorno da politico ma porto con me l’esperienza accumulata negli anni nella cosiddetta società civile.

D – Siete rimasti all’opposizione in Loggia. Come giudica l’operato dell’amministrazione Del Bono? In cosa lo promuove e in cosa lo boccia?
R – 
Il Movimento 5 Stelle per due legislature ha fatto un’opposizione costruttiva in Loggia. Significa che se ci sono proposte buone di approvano, se ci sono proposte non buone per la collettività e la nostra comunità si bocciano e si denunciano. Questo animerà tutti i nostri consiglieri nella prossima legislatura cittadina. Le due ultime giunte hanno tradito l’aspettativa dei bresciani nelle risoluzione delle problematiche ambientali e negli ultimi anni sociali. Lasciando la periferia a se stessa, privilegiando alcune parti del centro storico. Deluso da cittadino per non aver avuto coraggio nelle scelte ed essere sceso sempre a troppi compromessi pur di salvaguardare l’equilibrio tra le tante liste d’appoggio ma soprattutto ad alcuni poteri forti cittadini. La Castelletti opera in completa continuità con la giunta del Bono senza avere l’esperienza di Del Bono. Ma la completa continuità ci preoccupa.

D – Sull’ambiente avete avanzato critiche e proposte forti, come la chiusura immediata della terza linea dell’inceneritore…
R – Non solo. L’aspetto inceneritore e chiusura della terza linea è una delle possibili soluzioni da adottare. Tra l’altro promessa nella precedente campagna elettorale anche dal centrosinistra ma mai attuata. D’altronde gli introiti da incenerimento rifiuti sono comodi per appianare un bilancio. Chi crede però che la nostra coalizione sia solo questo si sbaglia. C’è un ampio ventaglio di interventi, dalla mobilità, ad A2A ed alle sue politiche, dalle comunità energetiche al consumo di suolo pubblico negativo. Tutti gli interventi sono per la messa in sicurezza ambientale di Brescia nell’interesse di tutti i cittadini.

D – Come vede invece la proposta del centrodestra e di Rolfi?
R – Molto deluso. Non c’è peggior cosa che fingersi ambientalisti, inclusivi e per gli ultimi. Almeno 10 anni fa dicevano quello che pensano anche oggi ed era più appassionante controbattere alle loro proposte. Ora giocano ad essere la brutta copia del centro sinistra. Ed ho detto tutto.

D- Quali sono i tre temi (tre e solo tre) cardine su cui si giocano questa campagna elettorale e il futuro di Brescia?
R – Tre sono riduttivi ma qui non si sta giocando. Si parla di ambiente, disagio sociale e partecipazione dei cittadini nell’amministrazione. In campagna elettorale stiamo sentendo grandi slogan e grandi promesse e vediamo grandi sorrisi. Quanto vi verrebbe voglia a voi di ridere raccontando una brescia mortificata dal punto di vista ambientale, dove i cosiddetti ultimi vengono lasciati indietro e dove un bresciano su due non vuole andare a votare? A quel bresciano su due diciamo che oggi hanno la possibilità di scegliere un’alternativa vera ai due schieramenti che ci hanno governato negli ultimi 15 anni.

D – Una dei punti più pubblicizzati del vostro programma è quello della pace e del no all’invio di armi in Ucraina. Brescia cosa c’entra?
R – Brescia ha a pochi chilometri dal suo centro testate nucleari. Brescia è in Italia e l’Italia invia armi in Ucraina. Quindi perché non parlare di cultura della pace a Brescia? Ad un anno di distanza dall’inizio della guerra le armi hanno risolto il conflitto o hanno salvato la popolazione ucraina? Quindi noi, che crediamo nella pace non di facciata, proponiamo Brescia come Capitale della Pace 2024. Pace è Cultura.

D – I sondaggi vi danno con percentuali variabili, ma senza reali possibilità di arrivare al ballottaggio. Cosa risponde a chi dice che non bisognerebbe votarvi nel nome del cosiddetto voto utile, per non disperdere preferenze che potrebbero essere decisive per spostare l’ago della bilancia in favore di Rolfi o Castelletti?
R – Il 14 e 15 maggio non si vota per il Sindaco ma si vota per il Consiglio Comunale. All’eventuale ballottaggio si voterà per il Sindaco. Al primo turno il vero voto utile è permettere a più consiglieri possibile della nostra coalizione di portare in Loggia la politica coraggiosa e di interesse per tutti i cittadini. E non andare a votare significa lasciare che la cattiva politica continui ad occuparsi di noi senza alcun controllo e senza il nostro contributo. Quindi, andiamo a votare tutti e inseriamo in Consiglio Comunale voci fuori dal coro.

D – Quale è il vostro obiettivo (anche in termini percentuali)? Darete indicazioni in un eventuale ballottaggio? Tra Rolfi e Castelletti qual è il male minore?
R – Il nostro obiettivo è entrare in Consiglio Comunale con più consiglieri possibile ed avere una grande affluenza da parte dei cittadini. E’ arrivato il momento di prenderci le responsabilità. Io mi sono preso le mie come candidato di questa coalizione, abbiamo bisogno di una partecipazione e di un appoggio importante da parte di chi ha coraggio, vuole il cambiamento reale e vuole risolvere i grandi problemi che ci attanagliano da 15 anni.

Alessandro Lucà, foto da Lucà

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