▼ Elezioni Brescia, Fontana (Forza Italia): la priorità a famiglie e imprese

Attualmente è consigliere comunale uscente in Loggia e  consigliere delegato a Lavori pubblici, Strade e Viabilità in Broletto, dove è anche capogruppo. Dal 2016 allo scorso anno è stato coordinatore cittadino di Forza Italia e dal 2007 siede nel consiglio direttivo dell’Associazione popolarismo europeo, che ha contribuito a fondare.

Paolo Fontana – 50anni, manager per una società di telecomunicazioni – si ricandida alle comunali del 14 e 15 maggio 2023 con gli Azzurri. E il parlamentare Maurizio Casasco, in una recente intervista, l’ha definito il “Van Basten di Forza Italia”, con riferimento al mitico attaccante olandese del Milan di Arrigo Sacchi…

Lo abbiamo intervistato.

DOMANDA – Solo pochi mesi fa lei era stato piuttosto critico con il nuovo corso locale di Forza Italia e il commissariamento del partito. Oggi ogni frattura sembra ricomposta e Fi ha puntato su di lei per la città e per la Provincia… Cosa è cambiato?
RISPOSTA – Hanno prevalso lo spirito collaborativo e l’interesse comune affinché Forza Italia ottenga un risultato importante anche alle prossime amministrative. Ringrazio il partito che in maniera unanime mi ha proposto di essere capolista. Il nostro partito ha avuto un ruolo decisivo nella definizione del programma dell’alleanza e, certamente, lo avrà dopo il voto. Di certo, anche dopo il risultato delle regionali, a Brescia il partito è oggi più forte di prima

D – Quali sono i punti che qualificano la sua campagna elettorale rispetto a quella degli altri candidati per il consiglio?
R – Li sintetizzo con due parole: imprese e famiglie. In questi cinque anni ho lavorato molto su questi temi in consiglio, cercando sempre di fare un’opposizione costruttiva e di presentare proposte concrete. Ritengo importante un maggiore sostegno economico al mondo delle startup (giovani e donne) e un efficientamento del sistema burocratico, che spesso diventa un ostacolo per le imprese. Un occhio di riguardo, poi, va posto alla sostenibilità: in questa direzione andava anche la mia proposta di trasformare le partecipate dal Comune in società benefit, strumenti in grado di conciliare meglio profitto con sostenibilità ambientale e sociale. Per quanto riguarda le famiglie, invece, ritengo essenziale aiutare con maggiore incisività le associazioni del terzo settore, a partire da quelle che sostengono la vita e la maternità. Senza dimenticare il tema dell’accessibilità, che negli scorsi anni ho cercato di concretizzare con le proposte di istituire il garante degli anziani e quello per le persone con disabilità. L’attuale maggioranza ha votato contro a entrambe con motivazioni che non condivido: mi auguro di poter proseguire il mio impegno in Loggia per realizzare anche queste proposte.

D – In provincia lei ha la delega ai Lavori pubblici, alle Strade e alla Viabilità. Su questo fronte cosa si può fare per la città?
R – E’ evidente che la viabilità rappresenta oggi un problema rilevante per Brescia. Una delle questioni da affrontare, in particolare, è quella dei varchi di entrata e uscita dalla città, che oggi sono congestionati dal traffico. Ritengo che sia necessaria una maggiore collaborazione tra Provincia e Comune al fine di portare a compimento alcuni progetti e realizzarne di nuovi. A partire dal prolungamento della metropolitana verso Nord e verso Est, che è uno dei punti più rilevanti del programma elettorale di Forza Italia e del centrodestra.

D – In molti, anche nel centrodestra, affermano che Del Bono non ha lavorato male. Perché un elettore dovrebbe scegliere Rolfi (e Fontana) invece che puntare sulla continuità con Castelletti?
R – A mio avviso l’amministrazione Del Bono si è limitata all’ordinaria amministrazione. Ma la complessità economica e sociale che caratterizza quest’epoca, rende essenziale avere una visione chiara della città che si vuole realizzare domani: su questo l’azione di Del Bono e le proposte Castelletti mi sembrano molto carenti. A mio avviso la Loggia deve farsi promotrice di proposte concrete per favorire l’ecosistema dell’innovazione – a partire dalla realizzazione concreta della cittadella dell’innovazione – per dare ai nostri giovani la possibilità di realizzare i propri sogni e le proprie ambizioni a Brescia. Il programma del centrodestra – costruito dal basso, ascoltando cittadini e associazioni – questa visione del futuro ce l’ha: non a caso i temi dell’innovazione e del sostegno alle imprese sono centrali nella nostra proposta.

D – Da moderato, crede che gli elettori preferiranno Rolfi a Castelletti? Perché?
R – Più che un moderato mi definirei un popolare liberale, interessato maggiormente ad avanzare proposte concrete che a protestare. Credo comunque che i moderati abbiano chiaro che la proposta del centrodestra è l’unica che cerca di costruire una Brescia sicura e sostenibile per le famiglie, le imprese e i lavoratori.

D – In caso di elezione e di vittoria di Rolfi è pronto per un posto in giunta?
R – Non spetta a me dirlo: naturalmente sono decisioni che prenderemo tutti insieme dopo il voto.  Di certo sono convinto che Forza Italia avrà più posizioni di rilievo nella squadra di governo e che, anche in giunta, verrà riconosciuto il valore politico e istituzionale del nostro partito.

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