Tra la canna del fucile e la canna… del biliardo | di Claudio Bragaglio *️⃣

Nell’un caso tra la canna e l’obbiettivo c’è un rapporto diretto. Nell’altro caso no, perché c’è tutto un complicato gioco angolare di sponde...

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Claudio Bragaglio, opinionista BsNews

di Claudio Bragaglio* – Mi capita nelle discussioni riguardanti il PD  ed i suoi Congressi – tra quello nazionale appena fatto ed quelli regionale e provinciale ancor da fare – che emerga a volte un  certo semplicismo. Del tipo: il considerare detta-fatta una cosa perché semplicemente s’è enunciata, oppure che basti esser l’ultimo arrivato per immaginarsi il PD già bello che rifondato…e così via. Con me che mi figuro invece la differenza tra le canne del fucile e del biliardo. Me ne guardo bene dal tarpar le ali alle “new entry”. Anzi. Anche perché mi rivedo – arrossendo ancor oggi – quando polemizzai a Nave nel ‘70 contro l’on. Adelio Terraroli del PCI, ad un’iniziativa promossa dall’avv. Ugo Negroni, indimenticabile sindaco di Nave e…gran democristiano. Ricorro piuttosto – in fatto di realismo –  alla storia più recente del PD ed alle sue illusioni. Del tipo: a fronte delle divisioni dell’Ulivo s’è fatto in quattro e quattr’otto un partito unico con dentro cattolici e sinistre varie, mentre ci siam poi trovati non la valorizzazione delle due componenti, ma al livello più basso della loro vitalità e  con il peggior correntismo. Col corredo poi di leggi elettorali ipermaggioritarie per penalizzare liste alleate. Si son inventate pure le primarie, ma non per i Parlamentari che vengono decisi invece dalla segreteria nazionale. Com’è avvenuto nel 2018 con proposte unanimi da Brescia, ma con Renzi e Boschi che han bocciato in una notte ben due dei tre nostri candidati!

Ma che c’entrano le canne d’un fucile o d’un biliardo? E’ presto detto. Nell’un caso tra la canna del fucile e l’obbiettivo c’è – almeno nelle intenzioni – un rapporto diretto tra la direzione della canna e l’obbiettivo da colpire. Quindi è il detto-fatto. Nell’altro caso no, perché c’è tutto un complicato gioco angolare di sponde che fa muovere la palla persino all’opposto rispetto al tiro della canna di biliardo. La politica – da sempre – è come un complicatissimo biliardo. E Machiavelli il suo gran maestro! In ragione non d’un imbroglio, ma della regole diverse del suo gioco. Infatti c’è tutta un’eterogenesi dei fini come regola – fisiologica e quindi non patologica – della lotta politica e delle sue alleanze. Dove il detto è spesso il diverso e persino il non-fatto. E viceversa. Ha quindi molto a che fare con le regole della guerra, ed è meglio saperlo per non soccombere.

A mio parere molti errori del PD sono dovuti proprio alla …confusione di queste due diverse canne. Si pensi all’obbiettivo d’un PD come grande partito del centrosinistra, ma che s’è ridotto persino ad un recente 16% e che sta solo ora risalendo al 20% con la Schlein. Si pensi al mito del PD d’un sistema bipartitico, ma che s’è trovato in un tripartito, con lo sbrego d’un M5S al 33%, con due terzi del suo elettorato sottratto proprio al PD. Si pensi che in questi 15 anni il PD ha vinto, ma solo facendo il contrario di quel che sosteneva come linea nazionale, ovvero nei Comuni, ma con le sue più ampie alleanze. E se il famoso “partito dei sindaci del PD” ha fatto cilecca è proprio perché a livello nazionale nei Congressi esso votava per il partito a vocazione maggioritaria, mentre poi faceva il contrario – e per fortuna nostra – nei Comuni. Come giustamente in queste ore fa Laura Castelletti, candidata sindaco del centro sinistra con ben otto belle liste schierate a suo sostegno. Così come in fatto di autonomia s’è fatto a Brescia. Ed è quanto in queste ore riguarda il Terzo Polo in Loggia. Infatti, a fronte delle divisioni nazionali tra Renzi e Calenda – e pure d’una qualche incrinatura locale – esso ha risposto in modo encomiabile e con una lista ancor più ampia e rappresentativa tra Azione, Italia Viva e + Europa. Chapeau!

Sarà per la nostra storia politico-civico-sociale e persino per tradizione venatoria, ma ci siam fatti più accorti a non sbagliar gioco e… canna! Evitando quindi di andare a caccia con la canna del biliardo o di presentarsi al tavolo verde della politica con una  – seppur metaforica – doppietta d’un fucile! Quindi fiduciosi d’aver azzeccato: canna, mira e…lo vedremo tra un mese, pure l’obbiettivo per la Loggia!

* Partito Democratico

** BsNews ospita opinioni di intellettuali, politici, imprenditori bresciani nell’ottica di alimentare il dibattito pubblico con pareri autorevoli: le opinioni espresse in questa rubrica non rappresentano la linea editoriale del sito, ma quella dei rispettivi autori.


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