Diventa sempre più scottante il caso della Shalom di Palazzolo, comunità gestita sa suor Rosalina Ravasio che è stata già oggetto in passato di pesanti polemiche per i suoi metodi “educativi”, oltre che di attenzioni della magistratura (poi finite con l’assoluzione di tutti gli imputati).
COMUNITA’ SHALOM, L’INCHIESTA DI FANPAGE
Il giornale FanPage, come noto, ha dedicato nei giorni un’inchiesta alla comunità, infiltrando all’interno della struttura la giornalista Chiara Daffini. Nel video e nei servizi si evidenziano pratiche dubbie. Il titolo del primo servizio è: “Violenze, psicofarmaci e vessazioni, sotto copertura nella Shalom, la comunità degli orrori”. Inoltre si parla di presunte somministrazioni di farmaci senza personale medico, di violenze psicologiche e fisiche nei confronti degli ospiti, compresa la privazione del sonno. E si cita per sostenere la tesi anche un’intervista a Piazza Pulita di Primo Ghilardi (presidente della Comunità).
COMUNITA’ SHALOM, LA REPLICA DI SUOR RAVASIO
Ma suor Ravasio, attraverso un post lunghissimo pubblicato su Facebook, ha risposto con decisione a tutte le accuse. Parlando di falsità e annunciando denunce “a difesa della comunità e a tutela contro tutti coloro che hanno favorito la menzogna di questa costruzione”. Nel testo si usano parole fortissime, come “puttanata”, “schifo”, “sporco” e “giornalismo degli orrori”. Si sottolinea che la giornalista è stata ammessa come volontaria senza grandi filtri e quindi si passano in rassegna diversi casi di persone intervistate, ribaltando il punto di vista rispetto a quello dell’inchiesta di FanPage (per il dettaglio, a causa della lunghezza del testo e dei toni, rimandiamo alla pagina Facebook ufficiale). Inoltre la suora sostiene che la giornalista “non sia venuta per testimoniare la verità, ma ad abusare dei più fragili (peraltro tutelati da specifica legge, che proibisce interviste a soggetti psichiatrici o con gravi problemi psicologici senza la presenza di uno specialista, in quanto manipolabili), per raggiungere il suo scopo malevolo”.
GLI SVILUPPI
In attesa che chi di dovere si esprima sulla verità, la certezza è che il caso Shalom è tornato all’attenzione del grande pubblico e della giustizia (di sicuro degli avvocati delle parti, ma qualche giornale parla anche dell’ipotesi di un nuovo fascicolo aperto) e del Parlamento, visto che un deputato Pd ha annunciato interrogazione al ministro della Salute.