“Ponte tibetano: sì o no?”: a porsi il dilemma sono i cittadini di Vezza d’Oglio, alta Valcamonica, riuniti nel Gruppo Vezza Sostenibile e impegnati in una raccolta firme promossa al fine di chiedere un referendum popolare all’amministrazione comunale per discutere la realizzazione di un ponte tibetano all’interno della Val Grande.
Affinché l’operazione sia valida serviranno almeno 300 firme di cittadini residenti iscritti alle liste elettorali: gli autografi dovranno essere presentati negli uffici comunali entro il 23 aprile. In seguito il sindaco potrà indire il referendum popolare chiedendo ai suoi concittadini di esprimersi in merito al progetto dell’opera.
I membri del Gruppo Vezza Sostenibile avevano già indetto un sondaggio per raccogliere l’opinione di cittadini e turisti riguardo alla costruzione del ponte, secondo quanto da loro stessi diffuso in un’assemblea una struttura volante pedonale che richiederebbe l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, realizzato con un investimento importante che supererebbe il milione e mezzo di euro. Una cifra che per l’amministrazione comunale servirebbe a dare una nuova attrattiva turistica al paese e che invece per il gruppo Vezza sostenibile potrebbe essere spesa in modo differente.