Maxifrode fiscale sul bonus facciate: tra gli indagati anche un imprenditore bresciano

In particolare i militari hanno contestato ai denunciati false comunicazioni all'agenzia delle entrate relativi al cosiddetto bonus facciate per un totale di circa 84 milioni di euro: 26 dei quali già monetizzati

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Guardia di finanza, foto da Wikipedia
Maxioperazione contro l’evasione fiscale della Guardia di Finanza di Verona, che ha indagato 14 persone per false compensazioni e cessioni di crediti su lavori mai eseguiti. Tra questi anche un imprenditore edile della Bassa bresciana, che sarebbe stato fra le menti della truffa al Fisco.
Al bresciano sono stati sequestrati beni mobili e immobili per 3 milioni di euro. Ma complessivamente i sequestri ammonterebbero a ben 110 milioni di euro.
In particolare i militari hanno contestato ai denunciati false comunicazioni all’agenzia delle entrate relativi al cosiddetto bonus facciate per un totale di circa 84 milioni di euro: 26 dei quali già monetizzati con la cessione a terzi per 19 milioni. Nella maggioranza dei casi i lavori dichiarati si riferivano a immobili inesistenti e che facevano riferimento a persone nullatenenti, su cui però veniva fatta comunicazione lavori all’Agenzia delle entrate con dati catastali artefatti.

L’operazione ha coinvolto circa 100 finanzieri e ha riguardato anche le province di Roma, Verona, Vicenza, Padova e Milano.


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