Il timore c’era. E purtroppo si è concretizzato. Continua l’odissea giudiziaria del bresciano Tiziano Ronchi, l’insegnante di Sarezzo che dal 5 marzo si trova forzatamente in Nepal con l’accusa di aver provato a sottrarre alcuni reperti archeologici.
La decisione sulla sua liberazione era attesa per ieri. Ma è arrivato un nuovo rinvio: il tribunale, stavolta, ha aggiornato la decisione al 21 aprile.
Stando a quanto si apprende sia l’accusa (che ha confermato gli addebiti) sia la difesa (che ha negato tutto, ribadendo l’innocenza del 27enne) hanno già fatto la propria parte. Ora manca soltanto la sentenza.