Sette anni e quattro mesi. E’ questa la condanna che la Corte d’appello di Brescia – ribaltando la precedente sentenza – ha comminato all’amico che nell’agosto del 2021 iniettò l’eroina nel corpo di Francesca Manfredi, la 24enne che mori poi per overdose.
In primo grado il giovane era stato assolto dall’accusa di omicidio preterintenzionale. In appello la procura aveva chiesto per lui 10 anni di carcere. Confermata, invece, l’assoluzione dall’accusa di omissione di soccorso per l’amica della vittima presente in casa al momento della morte.