Le principali tipologie di macchine edili di piccole dimensioni

Pronunciando la parola cantiere, le immagini che scorrono nella mente hanno spesso un denominatore comune: la grandezza. Ampi spazi e macchinari enormi sono i primi elementi a essere associati al termine, anche se non per forza tutti i luoghi in cui gli operatori agiscono presentano dimensioni importanti, così come grandi non devono necessariamente essere gli strumenti per compiere i lavori...

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Foto da ufficio stampa

Pronunciando la parola cantiere, le immagini che scorrono nella mente hanno spesso un denominatore comune: la grandezza. Ampi spazi e macchinari enormi sono i primi elementi a essere associati al termine, anche se non per forza tutti i luoghi in cui gli operatori agiscono presentano dimensioni importanti, così come grandi non devono necessariamente essere gli strumenti per compiere i lavori. In cantiere può capitare infatti di muoversi in contesti ristretti o di effettuare lavori di precisione che con macchinari mastodontici risulterebbero infattibili. Naturalmente muoversi in una zona di meno ampio respiro comporta anche un’organizzazione diversa del cantiere, sia in termini di configurazione che di normative da rispettare.

Miniescavatori e minipale

Soprattutto in contesti cittadini come Brescia, spesso trafficati e con spazi ridotti, serve muoversi con agilità, adoperando macchinari in grado di essere potenti ma anche maneggevoli. Sicuramente i miniescavatori sono tra questi: dalle dimensioni compatte, per realizzare la movimentazione della terra in caso di lavori di piccola entità, specialmente in luoghi di difficile accesso per il funzionamento di macchinari più grandi, rappresentano la soluzione più congeniale. Per esempio, in caso di installazione di condotte, il miniescavatore compie comodamente l’operazione, difatti, oltre a realizzare piccoli scavi o trincee, questi macchinari si occupano di compattare il terreno. I miniescavatori a Brescia possono inoltre agire anche all’interno degli edifici, e addirittura su alcune tipologie di solai grazie al peso moderato che li contraddistingue, portando a compimento demolizioni di dimensioni ridotte.
A livello strutturale, i miniescavatori non si differenziano molto dagli escavatori: a renderli diversi il peso, ma anche il tipo di accessori a cui vengono combinati come la benna grigliata per pulire i fossi o quella indicata per lavori di scavo di tubature. Tra le scavatrici presente anche la minipala, macchina funzionale a spostare terra o materiali sfusi, in contesti dove lo spazio di manovra è limitato. Versione compatta della pala, è composta da una cabina, un motore, un sottocarro e un braccio su cui andrà apposta la pala. Utilizzabile, oltre che per costruzioni, anche in caso di demolizioni leggere o interventi sul manto stradale.

Minidumper e piccole gru

Così come per escavatori e pale, esistono versioni ridotte anche per il dumper, denominati minidumper, che semplificano il trasporto di materiali edili in cantiere. Oltre a essere cingolati per agevolare il movimento, sono compatti e più versatili, ideali per passare attraverso spazi angusti come entrate limitate di edifici e case in costruzione. Tutto questo a favore degli operatori, che dovranno dispensare un quantitativo inferiore di energie durante il lavoro. La stabilità è un’altra caratteristica posseduta dai minidumper, per il bassissimo centro di gravità che li caratterizza. Una particolarità che gli consente addirittura di salire scale e superare pendenze senza difficoltà, evitando di bloccarsi su ostacoli come pietre e fango. Rulli oscillanti ne rendono piacevole la guida, dandole fluidità, condizione necessaria per affrontare contesti impervi.
Per sollevare e spostare vari materiali rapidamente, esistono anche piccole gru capaci di movimentare carichi leggeri, con gran facilità d’azione soprattutto in ambienti difficili, dove le gru tradizionali non troverebbero spazio. Grazie alla loro compattezza, le minigru riescono a superare queste difficoltà, sollevando o installando carichi leggeri senza incontrare problemi di sorta, mantenendo le stesse caratteristiche ingegneristiche dei modelli tradizionali.

Betoniere e miscelatori

Nei cantieri edili capita spesso di dover mescolare materiali come polveri, sabbie, pietrisco, insieme a leganti quali calce e cemento, oltre ad acqua e additivi. Tutti ingredienti che servono a confezionare malte e calcestruzzi. A occuparsene soprattutto betoniere e miscelatori, con sostanziali differenze soprattutto in termini di granulometria degli inerti da trattare. Quando si lavora in spazi ristretti e locali interni, risultano ampiamente impiegate betoniere di piccole dimensioni, versatili e facili da trasportare anche nel cassone di un pickup o addirittura nel bagagliaio di una macchina. A far prediligere questo modello anche la quantità di malta o calcestruzzo da impastare, che nel caso di piccole lavorazioni è limitata. Per usi saltuari o in cantieri di piccole dimensioni, è adatta una vasca da 60 litri, meglio ancora se movimentata attraverso un sistema elettrico. Rispetto ai modelli tradizionali, le betoniere elettriche necessitano di bassa manutenzione e si avviano immediatamente, senza che la temperatura ambientale ostacoli in alcun modo l’operazione. Per funzionare però, va da sé che necessitino di una fonte di alimentazione elettrica nelle vicinanze. A differenza delle betoniere, i miscelatori sono elettroutensili che servono a preparare stucchi, vernici, intonaci che oltre a mescolare, come dice il nome stesso, possono immettere una quantità calibrata di una sostanza in un’altra in modo continuo o in più cicli. Prima di mescolare i materiali è necessario frantumare gli inerti, che possono derivare anche da demolizioni, e per farlo scendono in campo i minifrantumatori, la cui compattezza e agevolezza consente loro di operare in situazioni dove i macchinari di dimensioni maggiori non riuscirebbero. Obiettivo che si prefiggono: ridurre al minimo la granulometria dei materiali prima di miscelarli.

 

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