🔲 Bonardi: “La formazione professionale funziona” | 🟢 L’INTERVISTA

"Da un'indagine emerge come nell’arco di tre anni dal termine del percorso formativo sette giovani su dieci siano inseriti nel mondo del lavoro"

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Flavio Bonardi, foto da ufficio stampa

Il tema della Formazione Professionale in Italia sta assumendo un carattere sempre più importante in un contesto come quello attuale, nel quale sono richieste dal mercato del lavoro competenze sempre più professionali, capacità e attitudini specifiche.

Ne parliamo con Flavio Bonardi, dai primi di ottobre 2021 Responsabile Nazionale della Formazione Professionale per l’Associazione Genitori Scuole Cattoliche (AGeSC). Con lui approfondiamo il sistema della Formazione Professionale in Italia (e in Lombardia), che consente ogni anno a migliaia di giovani di avere una grande opportunità di realizzazione in termini di crescita umana e professionale.

D – Come va il settore della Formazione Professionale?

R – Direi bene. Da un’indagine dell’Istituto Nazionale per l’analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP), emerge come nell’arco di tre anni dal termine del percorso formativo sette giovani su dieci siano inseriti nel mondo del lavoro. Un dato impressionante se lo rapportiamo a quella che è la situazione dei nostri giovani che oggi, purtroppo, si trovano spesso disoccupati anche al termine di un percorso universitario.

D – Quindi l’offerta formativa risponde concretamente alle esigenze del mondo dell’impresa?

R – Direi di si. Appare evidente come le offerte formative proposte dai Centri di Formazione Professionale non si trovino a vivere la criticità di altre componenti del sistema educativo nazionale, il cui tradizionale limite è proprio quello della debolezza di interazione fra il mondo del lavoro ed il mondo della scuola. Al contrario, questo legame costituisce la principale chiave del successo dei percorsi in diritto, dovere di istruzione e formazione. Il mondo dell’impresa rivolge lo sguardo infatti con grande attenzione a questa tipologia di offerta che costituisce un luogo fondamentale al quale fare riferimento per rispondere alle reali necessità delle imprese.

D – E in Lombardia?

R- In Lombardia la Formazione Professionale è il fiore all’occhiello della Regione. Grandi investimenti sono stati realizzati in questi anni e grande attenzione è stata data al sistema. Fortunatamente la Lombardia, rispetto ad altre Regioni italiane, è un passo in avanti. Ci ha creduto e ci crede ancora oggi.

D- Qual è la forza del sistema formativo?

R – Accanto alle attività didattiche classiche quali italiano, storia, geografia, matematica, etc., i percorsi permettono di valorizzare e rendere “protagonisti” i giovani che si affidano per tre o quattro anni ad un metodo di insegnamento “peer to peer” sperimentando l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro. In ognuno dei percorsi promossi dalla Formazione Professionale realizzati nel nostro Paese, possiamo contare sull’esperienza di Enti che sono radicati nel territorio da tempo e che ogni anno rinnovano le proprie strutture offrendo così laboratori di elevato spessore tecnico, oltre a garantire un insegnamento sempre più rispondente alle necessità del mercato del lavoro.

D – AGeSC cosa fa per i Cfp?

R – Oggi più che mai il sistema della Formazione Professionale ha bisogno della presenza collaborativa dei genitori dell’AGeSC che non sono dei meri fruitori dei servizi erogati ai propri figli, ma divengono attori convinti di un processo che vuole rendere sempre più significativo il sistema puntando sul principio della partecipazione attiva delle famiglie per realizzare appieno il patto di corresponsabilità educativa!

LA SCHEDA: COS’E’ AGESC?

L’Associazione Genitori Scuole Cattoliche è sorta nel 1975. È Associazione di Promozione Sociale, è riconosciuta dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e dal Ministero della Pubblica Istruzione.
L’AGeSC è uno “strumento” che i genitori delle Scuole Cattoliche si sono dati per aiutarsi ad approfondire i rapporti con la scuola, con la religione cattolica e con la società civile.
Gli ambiti dell’Operare dell’A.Ge.S.C. sono:

  • con i genitori, nel rapporto quotidiano dato dalla presenza della medesima scuola e dalla comune istanza educativa;
  • con la comunità scolastica, nel rapporto dei genitori con gli altri soggetti istituzionali (docenti, studenti, operatori) teso alla realizzazione di quella “comunità educante” che è la sola condizione possibile per concretizzare un autentico processo educativo;
  • con le diverse scuole, dove l’Associazione è elemento di raccordo tra la scuola e il territorio nel quale è inserita;
  • con le istituzioni, dove l’Associazione può proporre e sostenere istanze di libertà, di presenza e di controllo della famiglia, della scuola, della concreta libertà di educazione;
  • con le famiglie, impegnate su altri fronti della politica familiare per promuovere e tutelare i diritti di cittadinanza.

L’A.Ge.S.C., nell’esprimere la propria soggettività ecclesiale, culturale e socio-politica, concretizza il suo impegno per la realizzazione di una vera scuola della società civile.


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Ultimo aggiornamento il 14 Aprile 2024 13:53

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