Perchè Bitcoin è più della sua volatilità
Bitcoin continua a far parlare di sè per la volatilità delle sue quotazioni nel corso dei mesi e degli anni. Tuttavia, questa tecnologia mostra proprietà interessanti dal potenziale sconfinato.
Sebbene il valore di Bitcoin attuale si stia riprendendo dal grosso colpo subito negli ultimi mesi, (meno 70% dai massimi del 2021), oggi l’asset sembra mostrare segni di ripresa e sta recuperando le attenzioni degli investitori.
In Italia, il numero di attività che hanno deciso di accettare Bitcoin come mezzo di pagamento per i propri prodotti e servizi, sta aumentando gradualmente. Tuttavia per molte persone rimane un asset misterioso e dall’alta volatilità. Ma si tratta soltanto di un asset? o peggio, di una bolla?
In realtà, oltre al prezzo volatile, Bitcoin porta con sé un’insieme di innovazioni tecnologiche che hanno il potenziale per cambiare le nostre abitudini e integrarsi nella nostra vita.
Proprio come internet decine di anni fa era una tecnologia incompresa dalla maggior parte della popolazione, la stessa sorte potrebbe toccare a BTC.
Vediamo quindi alcune proprietà interessanti di Bitcoin e le tecnologie sottostanti a questa:
Blockchain
La blockchain è un registro digitale che contiene dati relativi alle transazioni di Bitcoin avvenute all’interno del network nel corso del tempo. Tuttavia, si tratta di un registro particolare perchè è immutabile e visibile a chiunque. Queste proprietà fanno emergere alcuni casi d’uso importanti. Ad esempio, con la Blockchain di Bitcoin sarà possibile stabilire con certezza l’esistenza di un evento, con verificabilità garantita per mezzi crittografici.
Ad esempio, se oggi molte attività che devono essere rese pubbliche richiedono la firma di un notaio ed esose spese correlate, un domani sarà possibile, per alcune tipologie di documenti, dimostrarne la validità inserendo il dato ed altre informazioni correlate in maniera autonoma e perfettamente garantita. Tuttavia, gli strumenti per fare ciò sono ancora immaturi e resta da vedere come la legge si muoverà a riguardo
Micropagamenti
Bitcoin è stato presentato al mondo con un whitepaper che lo descriveva come una forma digitale di denaro trasferibile da persona a persona senza l’intervento di intermediari (peer-2-peer cash trustless system).
Nella sua forma basica, l’infrastruttura permette proprio di trasferire bitcoin da una persona all’altra in maniera autonoma, senza permesso di altre entità. Tuttavia, dal 2009 ad oggi, il prezzo di Bitcoin è cresciuto in maniera vertiginosa rendendo oneroso o impossibile trasferire cifre piccole.
Tuttavia, essendo denaro programmabile, è possibile sviluppare protocolli al di sopra e mantenere le proprietà della tecnologia. Un esempio è Lightning Network, un protocollo costruito sopra la tecnologia Bitcoin che permette alle persone di trasferire delle frazioni minuscole di BTC in maniera istantanea.
Pochi sanno che un bitcoin può essere diviso in cento milioni di unità, dette satoshi (un tributo all’invetore di Bitcoin Satoshi Nakamoto). Queste particelle monetarie possono essere trasferite in maniera istantanea e gratuita, dando vita a dei veri e propri micropagamenti.
I casi d’uso dei micropagamenti sono tantissimi ed ancora oggi non è possibile immaginarli tutti.
Ad esempio, uno dei casi più interessanti è quello in cui si mandando delle “mance” digitali ai creatori di contenuti che così possono monetizzare il proprio lavoro senza dipendere da pubblicità o da altri mezzi tradizionali.
In molti paesi in via di sviluppo, invece, i micropagamenti sono all’ordine del giorno. Infatti, dato il valore di bitcoin, anche delle piccolissime frazioni di questo possono avere un enorme potere d’acquisto. Ecco che ad El Salvador, ed in altri paesi emergenti, la tecnologia Bitcoin ed i micropagamenti stanno aiutando molte comunità a mediare gli scambi tra persone, rimediando alla totale assenza di un sistema bancario inesistente o inefficace.