Elezioni regionali, Vivaldini (Fratelli d’Italia): la mia priorità? Aiutare le famiglie
Mariateresa Vivaldini, sindaco di Pavone Mella, con una lunga esperienza nell’Amministrazione Provinciale, è candidata alle Regionali nella lista Fratelli d’Italia. L’abbiamo intervistata, chiedendole dei temi su cui punta in occasione di queste elezioni.
Quali sono le priorità che porterai in Regione in caso di elezione?
La prima priorità è l’aiuto alle famiglie, a chi ha il coraggio di fare figli, a chi si occupa di anziani e disabili: servono aiuti, sostegno economico, servizi gratuiti. La famiglia è il primo nucleo di una società solidale e accogliente. Non possiamo pensare che le giovani coppie abbiano paura di fare figli per questioni economiche: dobbiamo sostenerle e creare servizi, a partire dagli asili nido gratuiti. La mia lunga esperienza di sindaco di un comune della Bassa mi ha fatto conoscere da vicino le esigenze delle famiglie che, non senza difficoltà, si dividono tra il tempo da dedicare al lavoro e quello per i figli. È necessario conciliare maternità, paternità e lavoro, aiutare i genitori ad essere vicini ai figli, sostenere economicamente le famiglie che decidono di avere un figlio.
Inoltre, il grande patrimonio dell’Edilizia pubblica bresciana e lombarda va adeguato e messo a disposizione di chi ne ha bisogno, gestendolo secondo criteri di solidarietà e col coinvolgimento delle associazioni e del Terzo settore. Servono procedure più semplici di assegnazione e nuove risorse, contrasto alle occupazioni abusive e interventi di rigenerazione dei quartieri, che li rendano più sicuri e vivibili. Un’altra priorità riguarda il lavoro e l’impresa. Va promossa l’innovazione, la penetrazione in nuovi mercati. Per questo sosterrò le dieci priorità indicate dalle associazioni economiche bresciane. In primo luogo, occorre ridurre la soffocante burocrazia che opprime le imprese, ridurre i tempi e le procedure, rendere la Regione amica di chi lavora. Dobbiamo incentivare il lavoro, stare vicino ai giovani imprenditori. In ogni settore ci sono eccellenze riconosciute in tutto il mondo. Per questo è necessario aiutare le imprese bresciane, le imprese lombarde. Bisogna sostenere le piccole imprese, gli artigiani, i commercianti, l’attività imprenditoriale degli under35. Bisogna guardare al futuro, all’innovazione, alla digitalizzazione. Il sostegno politico alle imprese crea opportunità, le opportunità creano lavoro.
Brescia è vista come una provincia martoriata dal punto di vista ambientale. Il progresso può andare di pari passo con la tutela dell’Ambiente?
Preservare l’ambiente non significa ostacolare l’economia, anzi: produrre in modo efficiente e rispettoso dell’ambiente richiede nuove tecnologie, sviluppa nuove competenze, crea lavoro. Va sostenuto chi attua l’economia circolare, chi riduce la produzione di scarti, chi li recupera efficacemente, chi produce energia rinnovabile. Va combattuta la logica di chi dice no a tutto, servono norme chiare e autorizzazioni con tempi certi. Vanno finalmente attuate le azioni di bonifica progettate, soprattutto nelle aree urbane, e messe in atto tutte le azioni utili a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. Lavoro, sviluppo, tutela dell’ambiente, qualità della vita sono gli obiettivi da raggiungere insieme.
Ha una grande esperienza per quanto riguarda l’Agricoltura, che è una delle eccellenze bresciane. Rispetto a questo tema quali sono i suoi obiettivi?
Sono figlia di agricoltori. Conosco bene l’impegno e il sacrificio che stanno alla base delle attività agricole. Per questo so che è necessario aiutare le attività esistenti e i giovani che vogliono avvicinarsi a questo settore. L’agricoltura è una risorsa economica, umana, sociale e ambientale. Il Sistema Agricolo e le filiere agroalimentari vanno promossi e tutelati a livello istituzionale. Per facilitare il lavoro nel settore agricolo è necessario promuovere la semplificazione della burocrazia, sostenere e promuovere l’innovazione nei metodi di irrigazione e di coltivazione, tutelare le colture tradizionali e i prodotti tipici. Bisogna difendere e aiutare l’ agricoltura di montagna, anche per contrastare lo spopolamento delle valli, valorizzare l’enogastronomia dei territori. È fondamentale rivedere la direttiva sui nitrati, affidandosi alle informazioni scientifiche acquisite negli ultimi anni.
Si parla molto di Sanità. Mariateresa Vivaldini in questo ambito quali necessità sente come prioritarie?
Il territorio bresciano è ricco di eccellenze ospedaliere. Penso agli Spedali Civili di Brescia, alla Poliambulanza, ai vari presidi dislocati tra la città, le Valli e la pianura bresciana. Siamo un punto di riferimento che supera i confini provinciali e regionali, ma bisogna lavorare affinché i cittadini possano usufruire al meglio di questi servizi: bisogna limitare il sovraffollamento dei pronto soccorso, predisporre interventi risolutivi per le liste d’attesa, fornire servizi dinamici di guardia medica, favorire la transizione digitale sanitaria attraverso la telemedicina, rivedere la programmazione degli ospedali e delle case di comunità, coinvolgere tutte le realtà pubbliche e accreditate nel lavoro di miglioramento del servizio. I medici di famiglia devono diventare sempre di più il riferimento dei pazienti, soprattutto i cronici, fornendo i servizi necessari in condizioni, anche numeriche, sostenibili. Deve essere contrastata la mancanza di medici di base chiedendo al Governo centrale di favorire l’accesso alla facoltà di medicina superando la logica del numero chiuso. Le farmacie devono essere sempre più coinvolte nell’erogazione dei servizi.
Nella sua esperienza di sindaco di un comune bresciano, che cosa individui come punto di forza all’interno della comunità?
Il grande e generoso mondo del volontariato bresciano, di cui ho avuto modo di toccare con mano i valori e il grande cuore, muove un gran numero di persone dedite gratuitamente all’aiuto degli altri. Nelle situazioni di disagio o di handicap ci sono loro, giovani, adulti, anziani che si mettono gratuitamente al servizio del prossimo. La Regione deve sostenere e aiutare questa rete forte del volontariato, che va valorizzato, secondo il principio di sussidiarietà, riconoscendone ruoli e funzioni. La nostra grande risorsa sono poi i giovani: la scuola deve in primo luogo educare i giovani a vivere bene nel mondo insieme con gli altri. E deve insegnare a lavorare. Serve una stretta collaborazione tra istruzione, formazione professionale e mondo delle imprese. ITS, alternanza scuola-lavoro, aggiornamento continuo delle tecnologie sono necessari per facilitare la risposta alla domanda delle imprese e l’accesso al lavoro. Proporrò politiche attive per far incontrare domanda e offerta. I nostri figli, e le loro giovani menti, vanno valorizzati. Il merito scolastico va promosso, incentivando le borse di studio. I campus universitari di eccellenza e i centri di ricerca industriali vanno sostenuti perché è da lì che nascono i migliori talenti. I corsi di formazione post-diploma vanno finanziati e diffusi il più possibile.
E’ stata per anni Assessore ai Lavori Pubblici e Consigliere Provinciale. Che cosa deve fare Regione Lombardia per quanto riguarda questo Settore?
Mi sono occupata per anni di infrastrutture e trasporti. La provincia di Brescia ha una buona rete stradale che però richiede manutenzioni regolari. Vanno completate le opere in corso e quelle progettate: ogni parte del nostro territorio deve essere raggiungibile in sicurezza e in tempi ridotti. Dobbiamo completare la TAV, integrandola nel territorio con collegamenti integrati, realizzando, ad esempio la stazione del Garda. Vanno rese efficienti e sostenibili le linee ferroviarie secondarie, integrandole col trasporto su gomma e quello metropolitano. Coordinamento degli orari, collegamenti tra sistemi di trasporto diversi, parcheggi scambiatori devono rendere rapidi gli spostamenti di chi si muove ogni giorno. Abbonamenti e tariffe devono essere sostenibili per tutti i pendolari: va ripristinata l’efficacia e l’universalità di abbonamenti come “Io viaggio ovunque in Lombardia”. Il sistema dei trasporti deve diventare sempre più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Siamo nell’anno che vede Bergamo e Brescia Capitale della Cultura. Che cosa si può fare per valorizzare al meglio il nostro territorio?
Siamo ricchi di tradizioni, di cultura, di bellezza. La cultura, frutto della nostra storia e del continuo confronto con la realtà, è ciò che rende possibile la convivenza civile. L’occasione delle Capitali della cultura va colta per prendere coscienza di una storia e di un destino comuni. E poi occorre valorizzare il nostro patrimonio culturale anche a supporto del turismo.
Il Garda è ormai una destinazione riconosciuta in tutto il mondo, la città ha palazzi, musei, vie e piazze affascinanti, nelle Valli e in pianura ci sono borghi, castelli, grandi bellezze naturali. Va aiutata la collaborazione tra territori, imprese, istituzioni per la promozione turistica e il continuo miglioramento dei servizi: un turismo di qualità genera valore aggiunto e lavoro. Mi impegnerò per incentivare la promozione in tutto il mondo della nostra proposta turistica, ma anche il turismo di prossimità e la valorizzazione dei piccoli borghi, scrigni di bellezza, di storia, di cultura e di enogastronomia e l’accesso ai musei e ai luoghi di cultura: la Lombardia è la Regione italiana che ospita il maggior numero di siti UNESCO.
Ultima domanda. Perché votare Mariateresa Vivaldini?
Barrare il simbolo Fratelli d’Italia e scrivere Vivaldini significa avvicinare la Regione ai bresciani, dare risposte concrete ai bisogni del nostro territorio e della nostra gente. Da oltre 20 anni sono al servizio dei cittadini. Sono pronta, con lo stesso impegno, a continuare il mio lavoro in Regione.