🔴 Bagnolo Mella, individuato l’autista che ha rotto il semaforo: il conto è di 3.600 euro
Al termine di un’indagine durata una decina di giorni e portata avanti facendo ricorso a tutti gli strumenti attualmente a disposizione, la Polizia Locale di Bagnolo Mella è riuscita ad individuare l’autista che la notte del 31 dicembre ha causato un incidente al semaforo di via Gramsci.
È questo l’epilogo di una vicenda che merita di essere raccontata e che ha preso il via intorno alle 22 dell’ultimo giorno del 2022, quando un furgone è partito al verde del semaforo di viale stazione e si è immesso con eccessiva velocità in via Gramsci. Una manovra tanto azzardata che ha portato l’automezzo a scontrarsi con il semaforo di via Gramsci, provocando la rottura della pallina semaforica e mandando in tilt lo stesso semaforo che dirige il traffico nella via che conduce verso Brescia o Manerbio.
Un incidente che avrebbe potuto provocare conseguenze molto gravi, visto che, se il semaforo di via Gramsci, che è stato divelto, si è bloccato, quello di viale Stazione ha continuato a funzionare con la possibile conseguenza per gli automobilisti che provenivano dalla Stazione di vedere il verde e di attraversare via Gramsci a velocità sostenuta, convinti che chi si trovava a circolare in via Gramsci fosse fermo con il semaforo rosso. Così invece non era e solo la buona sorte ha impedito che nella notte che ha aperto le porte al primo dell’anno non si siano verificati incidenti tra le automobili che si sono trovate a transitare in quell’incrocio, di fatto, non regolamentato.
La mattina del primo gennaio la Polizia Locale di Bagnolo Mella ha provveduto a rimettere in sicurezza l’incrocio. È stata sistemata la pallina semaforica e con un intervento tempestivo dei tecnici, nonostante la giornata festiva, è stato riportato in piena efficienza il semaforo.
Sistemato l’incrocio ed evitati ulteriori, possibili pericoli, per gli agenti del comandante Nicola Caraffini è iniziata una nuova, significativa fase della vicenda. In effetti, dopo avere atteso che il responsabile dell’accaduto si presentasse o che telefonasse per autodenunciare l’episodio, la Polizia Locale ha dato il via ad un’indagine che ha messo in mostra tutte le caratteristiche dei gialli che si vedono nei film. Un lavoro paziente e mirato, che ha preso il via dalla ricerca di possibili testimoni e dall’osservazione delle telecamere private che inquadrano il luogo dell’incidente. Proprio queste ultime, per senza mostrare in modo chiaro la targa, ma evidenziando alcuni segni nella carrozzeria, hanno reso possibile individuare un furgone che ha divelto il semaforo di via Gramsci e dal quale sono scesi alcuni occupanti per qualche minuto. In seguito il mezzo è riuscito a ripartire lasciando a terra non solo i resti del semaforo divelto, ma, come hanno poi confermato i rilievi sul posto, alcuni pezzi di un veicolo Renault.
Tutti “pezzi” di un mosaico che in breve tempo ha permesso agli agenti della Polizia Locale di individuare un furgone che nell’occasione era guidato da un cittadino indiano che è risultato essere nato nel 1983 e residente a Pontoglio. Un veicolo che, inizialmente apparteneva ad una ditta e che in seguito è stato venduto all’attuale proprietario, coinvolto nell’incidente dell’ultimo dell’anno a Bagnolo. Un autista che è stato contattato e sta per vedersi recapitare il conto più che salato della propria “impresa”, visto che gli verranno notificati tutti i verbali relativi alle violazioni commesse.
In effetti, in seguito alle varie infrazioni collezionate (dalla fuga con incidente e danni a cose alla mancata denuncia del sinistro), gli verrà presentato un conto assai salato di circa 600 euro come sanzioni amministrative e di ben undici punti sottratti alla patente. Tutto questo, naturalmente, senza dimenticare la necessità di ripagare il danno cagionato che ammonta ad un totale di 3.000 euro e che sarà in capo all’assicurazione che è già stata reperita. Un bilancio che avrebbe potuto essere ben più pesante per l’autista del mezzo che sarebbe stato ritenuto direttamente responsabile di tutti gli incidenti che si fossero verificati durante il periodo nel quale il semaforo di via Gramsci non ha funzionato. Un’eventualità che avrebbe potuto assumere anche contorni estremamente gravi (fino all’arresto della persona), ma che, per fortuna, è invece rimasta una semplice ipotesi non realizzata.
Come hanno sottolineato gli agenti della Polizia Locale di Bagnolo, il sindaco Pietro Sturla e l’assessore alla sicurezza Giuseppe Viviani questo fatto lancia un messaggio ben preciso: “È un segnale forte affinché ciascuno si prenda le responsabilità delle proprie azioni. Ormai la tecnologia e i sistemi investigativi hanno raggiunto livelli tali per cui è impensabile di riuscire a farla franca. Quando capita qualcosa è molto meglio fermarsi e informare chi di dovere. Il tentativo di fuga, ormai, è destinato a durare poco e comporta sempre conseguenze assai pesanti sotto tutti i punti di vista, economico, ma anche personale”.