Gli eroi del trail running da Brescia agli angoli più remoti del pianeta
Chi non ha mai sognato di fuggire dal rumore e dalla frenesia della città? A Brescia lo si può fare correndo, già dal centro: nel giro di pochi chilometri si raggiunge, con le proprie gambe, il reticolo di sentieri che attraversano le splendide colline intorno allo spazio urbano. Ci si trova immersi in un ambiente naturale dove muoversi in libertà, guardando alla cima cara ai bresciani: la Maddalena. Ai piedi, basterà la giusta scarpa trail running uomo e si passerà senza quasi farci caso dal fondo d’asfalto a terreni di ogni tipo. Per semplici appassionati, come per atleti di alto livello, per brevi, medie e lunghe distanze, c’è bisogno di indossare calzature leggere, che garantiscano sicurezza senza rinunciare al comfort, offrendo il massimo di sostegno, ammortizzazione, reattività e protezione.
Voglia di evasione e desiderio di superare i propri limiti sono gli ingredienti che nutrono la disciplina sportiva del trail running, che sta diventando sempre più popolare, per i tanti benefici che regala al corpo e alla mente. A questi elementi si aggiungono lo spirito di competizione e il piacere di stare insieme, condividendo momenti di avventura, come avviene in occasione delle molte gare, competitive e non, organizzate in tutta Italia e all’estero. L’International Trail Running Association è l’organizzazione, fondata nel 2013, che riunisce i runner che percorrono i sentieri di tutto il mondo e promuove i valori e l’etica di questo sport.
Ciò che caratterizza il trail running è il fatto che si svolge su tracciati che presentano una grande variabilità: dalla sabbia alle vie sterrate attraverso il bosco o sulla neve, in montagna e in pianura, ma anche in città e addirittura nel deserto. Lunghezza e dislivello possono variare in modo significativo e adattarsi alle capacità di ciascuno, ma ciò che accomuna ogni esperienza è la dimensione della scoperta di un ambiente.
“Trail” è un termine inglese e significa “traccia”, “sentiero”, “pista”. All’epoca dell’esplorazione dell’America del Nord, nell’Ottocento, i pionieri utilizzavano questa parola per indicare i nuovi percorsi per la conquista degli sconfinati territori del west, come l’Oregon o il California Trail. In seguito, si è cominciato a dare questo nome a sentieri come il Pacific Crest Trail. Proprio negli Stati Uniti sono state organizzate, negli anni Settanta, le prime gare di trail running: la Dipsea Trail Race in California, la Western States 100 Mile Endurance Run e la Leadville Trail 100. Nel 1986 si è tenuta in Marocco la Marathon des Sables e nel 1989 il Grand Raid dell’isola della Réunion, nell’Oceano Indiano.
La popolarità di questo nuovo tipo di corsa, dalla metà degli anni Novanta fino a oggi, ha cominciato a crescere senza mai fermarsi. Il numero di appassionati è in aumento e oggi, in base alle stime dell’International Trail Running Association, sono complessivamente 20 milioni le persone che si dedicano alla corsa di resistenza su sentiero. Crescono anche i Paesi in cui si pratica questo sport. Negli anni Duemila l’Europa ha visto un vero e proprio boom, specialmente grazie all’enorme successo dell’Ultra Trail del Monte Bianco: 170 chilometri di corsa su e intorno alla vetta più alta delle Alpi, con partenza e arrivo a Chamonix, sul versante francese. La disciplina è arrivata naturalmente anche in Italia. Le nuove frontiere di espansione per il trail running, adesso, sono l’Asia e il Sudamerica.
Le ragioni di questo enorme successo stanno nel benessere fisico e mentale che si trae dalla corsa in mezzo alla natura. Si va dai tracciati più brevi a quelli di lunga distanza, con dislivelli notevoli, anche in condizioni climatiche estreme: per una buona riuscita della performance, e dunque per trarne la massima soddisfazione, è fondamentale indossare la giusta scarpa. Per le corse più tecniche, come le Skyrunning, è bene dotarsi di calzature leggere e flessibili, con la più elevata aderenza possibile in salita e in discesa: servono velocità e reattività, per potersi muovere agilmente su terreni spesso sconnessi, affrontando pendenze e dislivelli importanti, anche in caso di condizioni meteorologiche sfavorevoli. Sulle lunghe distanze, sono imprescindibili la capacità di ammortizzazione degli impatti e quella di propulsione, per ottenere la miglior prestazione possibile.
Lunghezza, dislivello, stanchezza, neve, freddo, fango: nulla ferma gli eroi del trail running, pronti ad affrontare qualsiasi condizione estrema, con il desiderio di superare sé stessi.