La Corte d’assise ha assolto il 26enne V.C. che, il 10 settembre del 2020, aveva ucciso la madre 52enne, con cui conviveva in un appartamento a due passi dal municipio di Breno.
Il pm aveva chiesto per lui 14 anni di carcere, ritenendolo parzialmente incapace di intendere e volere. L’assoluzione – che ha accolto la richiesta della difesa – è arrivata perché il giovane è stato ritenuto insano di mente e, quindi, incapace di intendere e volere, anche se socialmente pericoloso: per questo i magistrati hanno disposto il ricovero coatto in una residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza per almeno 10 anni.
Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 60 giorni.
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