🔴 Il ministro: “Confisca dei beni per chi organizza party abusivi”, ma a Brescia si fa già da tempo
++ AGGIORNAMENTO ORE 17: IL GOVERNO HA VARATO L’INASPRIMENTO DELLE PENE PER GLI ORGANIZZATORI ++
Il rave party di Modena, a cui stanno prendendo parte migliaia di persone, è ancora in corso (e in attesa di un eventuale sgombero). Ma il nuovo ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha annunciato nuovi strumenti a disposizione delle autorità locali per constrastare il fenomeno delle feste illegali.
Oltre alla denuncia degli organizzatori, infatti, il titolare del Viminale ha proposto di introdurre norme che consentano la confisca di mezzi e strumentazioni musicali utilizzati dagli organizzatori dei raduni illegali, oltre all’obbligo del ripristino dei luoghi danneggiati.
Da tempo però, va evidenziato, la Questura di Brescia ha adottato la stessa linea, se pure appoggiandosi a un riferimento normaltivo decisamente datato, che risale al lontano 1931 e necessita certamente di aggiornamenti.
Agli organizzatori era stata contestata in particolare “la violazione dell’art. 68 del Regio Decreto 18 giugno 1931 n.733 T.U.L.P.S. in relazione all’articolo 666 del Codice Penale, depenalizzato in sanzione amministrativa pecuniaria, consentendo il sequestro di tutte le apparecchiature e le strumentazioni finalizzate all’esercizio della predetta attività”.